Rapina con black-out: paura nel quartiere

di Redazione

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Rapina con black-out: paura nel quartiere

| giovedì 15 Novembre 2012 - 13:27

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PALERMO – Un quartiere che da alcuni mesi ha visto crescere il senso di insicurezza. Fra via Marchese di Villabianca e via Sampolo, zona ormai centrale nata fra i ’50 e i ’60 non c’è più la diceria dei “picciottelli” che salivano da via Montalbo, dall’Arenella o dal Borgo Vecchio per rubare autoradio, ruote delle auto e motorini.
A far paura sono rapine, furti in appartamento, scippi e aggressioni che, oltre che frutto della crescente crisi economica, sembrano essere opera di malviventi non certo improvvisati.

“Erano calmi, freddi e facevano tutto senza fretta. Vestiti bene: jeans puliti, uno con giubbotto di pelle. Determinati tanto da chiarire subito: se state calmi non vi faremo nulla”. È il quadro dei tre (più almeno un quarto che agiva sul quadro dei contatori e faceva da palo) che hanno messo a segno la rapina di due sere fa in Via Marchese di Villabianca, raccontato ai vicini dalle vittime. Lo stratagemma di staccare la luce dell’appartamento, il sequestro lampo degli anziani coniugi, l’apparente dimestichezza con l’appartamento e la precisione nel sottrarre tutto ciò che di prezioso era in casa hanno impressionato.

 

Il tutto è avvenuto alle 9 di sera. Un momento nel quale proprio quel quartiere – di giorno solitamente caotico e affollato ma frequentato anche a tarda sera o di passaggio da chi tira tardi – vive un’ora, un’ora e mezza di vuoto, di stasi che adesso diventa insicurezza.

“Siamo terrorizzati, si può sospettare di chiunque – dice una vicina – da un posteggiatore che potrebbe avere controllato i movimenti, a altri che si aggirano in zona. Certo se qualcuno vuole studiare una rapina e poi compierla non ci può aiutare nessuno”.

“Nella zona – afferma un negoziante – c’è la residenza del Prefetto, un commissariato, un onorevole e alcuni magistrati sotto scorta. Ma noi non ci sentiamo sicuri”.

Le indagini sulla rapina, intanto, proseguono nel massimo riserbo. Ma nella Palermo della disoccupazione e del precariato, della crisi economica, dei licenziamenti sembra proprio che la criminalità stia avendo un’impennata. E i cittadini iniziano a esigere risposte dalle forze dell’ordine. La spending-review non può risparmiare sulla sicurezza delle città.

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