Corleone, sindaco e consiglio a titolo gratuito. Partinico e Termini, appello a Crocetta

di Redazione

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Corleone, sindaco e consiglio a titolo gratuito. Partinico e Termini, appello a Crocetta

| mercoledì 21 Novembre 2012 - 13:00

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PALERMO, 21 NOVEMBRE – Il patto di stabilità da rispettare, le spese del personale da contenere, i trasferimenti statali e regionali che scendono vertiginosamente, i servizi ridotti al minimo. Mentre Bagheria si avvia al default, anche gli altri Comuni del Palermitano fanno i conti con la crisi.

 

A Termini Imerese l’ultima scure è quella dei tagli imposti dalla Regione che si abbatte anche su fondi già spesi. “Un decreto di pochi giorni fa – spiega il sindaco Salvatore Burrafato – taglia di circa 600 mila euro i trasferimenti ordinari. Siamo a novembre, sono soldi che abbiamo già speso per buona parte, è come cambiare le regole in corsa. Gli uffici stanno facendo uno sforzo per far quadrare i conti, ma ho già chiesto al presidente Crocetta di rivedere questi tagli”. Il problema è immediato, il riequilibrio del bilancio deve essere approvato entro fine novembre, l’appello di Burrafato a Crocetta è urgente. E intanto c’è da tenere d’occhio il patto di stabilità: “Rispettare i parametri è difficile, ci troviamo di fronte ad un bivio: rinnovare i contratti dei precari o dare impulso alle opere pubbliche che potrebbero rimettere in moto l’economia”.

 

Partinico va ad approvare la prossima settimana un bilancio su cui gravano 4 milioni di euro in meno di trasferimenti. “Abbiamo da un lato aumentato le aliquote dell’addizionale Irpef e dell’Imu sulla seconda casa – spiega il sindaco Salvo Lo Biundo – dall’altro abbiamo operato una serie di tagli alle spese: abbiamo azzerato tutte quell per le manifestazioni e per la cultura, abbiamo salvato solo i fondi per assicurare i servizi sociali. Ho cercato di applicare alla cosa pubblica la logica di un’azienda”. E il patto di stabilità? Un rebus. “Ad oggi non sappiamo se rientreremo nei limiti, a fine anno tireremo le somme”.

 

Indennità azzerate a Corleone. Sindaco, giunta e consiglio non percepiranno un euro sino a fine anno. “Abbiamo rinunciato ai compensi degli ultimi due mesi – spiega il sindaco Lea Savona – anche se, a dire il vero, la mia indennità è sempre stata spesa per il bene pubblico, dal carburante all’erogazione di qualche piccolo contributo a chi si trova in difficoltà. Il bilancio comunale quest’anno è stato penalizzato da tagli per un milione e mezzo di euro, per pareggiare i conti abbiamo tagliato tutto: le manifestazioni, il sostegno ad eventi tradizionali ma anche le spese più comuni come la carta, l’acqua, la luce, il telefono”. Insomma clima di austerity ferrea anche qui. E l’elenco potrebbe continuare.

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