Pattinaggio, il ghiaccio sfratta le rotelle

di Redazione

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Pattinaggio, il ghiaccio sfratta le rotelle

| lunedì 03 Dicembre 2012 - 11:17

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PALERMO, 3 DICEMBRE – Sfrattata e senza un posto dove allenarsi. La squadra di pattinaggio artistico dello Sporting Centre Mediterraneo non può più svolgere gli allenamenti sulla pista del Giardino Inglese, trasformata in pista su ghiaccio per i prossimi tre mesi, e resta senza un impianto dove continuare la propria attività.

 

Eppure la squadra è un vero fiore all’occhiello per lo sport siciliano, vice-campione nazionale di pattinaggio artistico a rotelle negli ultimi tre anni, circa 120 atleti che si allenano regolarmente. Un palmares di tutto rispetto che per essere mantenuto necessita di allenmenti giornalieri.

“Il Comune ha dato la concessione – racconta il presidente dello Sporting Centre Mediterraneo, Ugo D’Azzò – senza prima trovare una soluzione appropriata per noi”. Una soluzione, in realtà, era stata cercata, ma di fatto è impraticabile. La squadra avrebbe dovuto continuare gli allenamenti all’istituto comprensivo Abba Aligheri di via Marturano, ma il preside ha vietato l’ingresso degli atleti con i pattini a rotelle. “Il parquet della palestra della scuola ha un problema strutturale – spiega D’Azzò – cosa che doveva essere controllata prima di proporci questa struttura come alternativa per i nostri allenamenti. Anche la soluzione di allenarci all’interno della pista di parco Cassarà è impraticabile, visto che la pavimentazione è d’asfalto”.
Ma i problemi non finiscono qui. La squadra ha bisogno di un posto dove disputare le gare regionali a partire dal prossimo marzo, gare fondamentali per approdare alla manifestazione nazionale e per confermarsi una delle più importanti realtà del pattinaggio artistico italiano. “La pista su ghiaccio verrà smantellata a marzo e non sappiamo in che stato verserà la pavimentazione a quel punto. Il pattinodromo del Giardino Inglese è l’unico impianto omologato dalla Federazione in tutta la città. Dove potremo effettuare le gare?”.

Intanto gli atleti del pattinaggio artistico non si allenano già da due settimane. Una grave perdita per chi, solitamente, si allena anche tre ore al giorno per prepararsi alle manifestazioni regionali del prossimo marzo.
E a chi dice che la concessione è un modo per fare cassa, D’Azzò replica: “Il Comune non incasserà cento mila euro, come si è detto in questi giorni. La cifra è molto più bassa e molto più vicina ai canoni che si pagano normalmente per questo tipo di concessioni. Poca cosa rispetto al sacrificio chiesto al pattinaggio”.

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