Formazione, la Cisl attacca: “Macelleria sociale in atto, senza risposte blocchiamo l’Ars”

di Redazione

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Formazione, la Cisl attacca: “Macelleria sociale in atto, senza risposte blocchiamo l’Ars”

| mercoledì 05 Dicembre 2012 - 12:12

cisl

PALERMO, 5 DICEMBRE – La vertenza Formazione professionale irrompe con forza davanti a Palazzo dei Normanni dove la Cisl ha organizzato un sit-in di lavoratori: “Siamo pronti a bloccare le attività dell’Assemblea regionale siciliana, se non giungeranno risposte certe sulle risorse necessarie -ha detto Giovanni Migliore, responsabile per la Cisl Scuola della Formazione Professionale – la macelleria sociale è già iniziata”. I circa 300 manifestanti lo hanno ribadito ai neo deputati che giungevano a Palazzo dei Normanni, distribuendo loro un volantino sulla vertenza.

La Cisl ha ottenuto un incontro con l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. “Abbiamo ribadito con forza – spiega Migliore alla fine di un faccia a faccia con l’assessore davanti l’Assemblea – che, se in settimana non giungeranno risposte sull’immediata erogazione delle risorse necessarie a pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori e avviare subito i corsi, siamo pronti a tutte le azioni di protesta e a bloccare l’attività dell’Ars in ogni modo possibile”.

 

 

“Consideriamo l’Ars quanto il governo precedente responsabile di questa grave emergenza sociale che riguarda 10 mila lavoratori – spiega Maurizio Bernava, Segretario regionale Cisl Sicilia -, famiglie intere che vivono il dramma del mancato pagamento dello stipendio da ormai un anno, abbandonati dall’esecutivo precedente e dal parlamento. Tutto ciò conferma che la macelleria sociale, che il nuovo governo regionale ha annunciato di voler scongiurare, in realtà è già in atto”. Bernava aggiunge “la rivoluzione voluta fortemente anche dal sindacato nel 2011 , il passaggio del finanziamento del settore, dal fondo regionale ai fondi europei, era destinato ad alleggerire il bilancio regionale, a liberare il settore da scelte clientelari, a garantire i lavoratori e ad avviare un rigoroso accreditamento degli enti della formazione. In realtà a pagare finora sono stati i lavoratori del tutto abbandonati, la Regione si è limitata a garantire i titolari di enti già accreditati affidando loro un budget che non ha tutelato i dipendenti , e ha permesso un uso a maglie larghe della cassa integrazione”.

 

La Cisl chiede dunque che vengano “immediatamente erogate tutte le somme della prima anticipazione dell’avviso 20/2011, ed agli enti che hanno già presentato la documentazione, anche il secondo acconto, per consentire ai lavoratori di recuperare tutte le spettanze da giugno fino a dicembre, oltre alle somme per i lavoratori dell’obbligo formativo”. Per gli sportelli multifunzionali “bisogna sbloccare immediatamente non solo le somme relative al primo 50% della terza annualità ma anche i saldi degli anni precedenti, e, infine bisogna riavviare subito le procedure per la cig in deroga”. Bernava e Migliore concludono “chiediamo uno sforzo straordinario dell’amministrazione regionale del governo, dell’Assemblea regionale destinato a recuperare le risorse necessarie per il pagamento degli stipendi ai lavoratori ormai da troppo tempo in attesa , e contemporaneamente l’apertura di un confronto che serva finalmente, e senza rinvii, a ristrutturare il settore secondo le linee già concordate con il Ministro Barca nel Piano di azione e coesione”.

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