Economia, la crisi in Sicilia è più nera

di Redazione

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Economia, la crisi in Sicilia è più nera

| giovedì 06 Dicembre 2012 - 14:21

grafico-perditaPALERMO, 6 DICEMBRE – Tra il 2007 e il 2011 la crisi economica ha registrato i dati peggiori in Sicilia: un calo del Pil del 7,3% (pari a -5.993 milioni di euro, seconda solo alla Campania); una perdita per gli investimenti superiore alla media meridionale (-17%); l’8,4% in meno del valore delle esportazioni (-276 milioni di euro), escludendo i prodotti energetici; un calo del 3,5% del numero di imprese attive (-13.783) contro il -0,3% del Mezzogiorno.

I dati sono stati presentati dallo SRM, Studi Ricerche Mezzogiorno, la società del Gruppo Intesa specializzata nello studio dell’economia del Mezzogiorno, durante un convegno organizzato a Villa Belmonte nell’ambito delle Giornate dell’Economia. Il peggioramento della situazione finanziaria aziendale ha ridotto gli investimenti: la quota di imprese manifatturiere che ha investito in Sicilia è minore che nel Mezzogiorno e in Italia (17,3% contro il 20,6% del Sud e il 28,2% dell’Italia), ma l’incidenza della spesa per investimenti sul fatturato è molto più elevata (23,7% contro il 15,7% del Sud ed il 13% dell’Italia). Prospettive di sviluppo provengono dall’export e dagli investimenti in innovazione e ricerca. Nell’Isola ben il 39,3% delle imprese che investono lo fanno per scelte competitive e innovative.

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