I sindaci: “Non faremo i commissari liquidatori”

di Redazione

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I sindaci: “Non faremo i commissari liquidatori”

| venerdì 07 Dicembre 2012 - 16:49

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PALERMO, 7 DICEMBRE – Duecento sindaci siciliani hanno preso parte, stamattina a Palermo, all’incontro con il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Durante l’assemblea, svoltasi nelle sale dell’Albergo delle Povere, l’AnciSicilia ha sottoposto al governatore le criticità e le emergenze che caratterizzano la vita degli enti locali.

“Compito dei Comuni è produrre ricchezza e occupazione sul territorio – ha detto il presidente dell’AnciSicilia, Giacomo Scala – in 3 anni al fondo delle Autonomie locali sono stati sottratti ben 250 milioni di euro, non è stata erogata la terza rata, ma soprattutto i 187 milioni del fondo investimenti e, ciò ha senza dubbio contribuito a rendere ancora più difficile per gli enti locali svolgere la normale vita amministrativa. Ma dobbiamo sempre tenere presente che se salta il sistema delle Autonomie locali, salta tutto il Paese. Per questo motivo chiediamo al governo regionale di aiutarci a superare la crisi di liquidità che mette in ginocchio non solo i comuni ma anche tutto il sistema delle imprese”.

 

“Dopo questo incontro – spiega Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – a cui ha partecipato la stragrande maggioranza dei sindaci dell’Isola, ci auguriamo che il governo regionale offra un’attenzione maggiore alle priorità che arrivano dal territorio. Al presidente Crocetta chiediamo di non essere lasciati soli. I comuni devono essere il motore per lo sviluppo economico e i sindaci non possono diventare dei curatori fallimentari”.

Non è mancato il botta e risposta fra Orlando e Crocetta. Il primo cittadino di Palermo attacca: “Non è accettabile che il governo regionale e nazionale scarichino sui sindaci e quindi sui cittadini le inefficienze e gli sprechi della casta”. Sul governo nazionale dice: “Non c’è stata l’attuazione del federalismo fiscale” mentre riguardo al governo Crocetta aggiunge “apprezziamo le buone intenzioni ma adesso attendiamo i fatti”. Replica prontamente Crocetta: “Il problema Gesip l’abbiamo risolto noi, Brancaccio lo mettiamo nelle zone franche urbane e anche i Pip di Palermo sono passati alla Regione. A cosa si riferisce Orlando proprio non lo capisco…”

E come sempre a margine dell’incontro con i sindaci, il Governatore ne approfitta per parlare a ruota libera. Critico sulle indennità ai dirigenti: “Se non diamo ai dirigenti uno stipendio che è il doppio di quello di Obama non sono contenti e si sentono delegittimati, cosa c’entra la delegittimazione con il taglio d’indennità? Mi pare una cosa senza senso”. Stempera i toni l’assessore alla Funzione Pubblica, Patrizia Valenti: “Per la riduzione del salario accessorio dei dirigenti regionali è stato fatto un atto di indirizzo in giunta, in linea con la spending review. Ma tempi e procedure devono essere stabilite con i sindacati. Il presidente Crocetta fa bene ad evidenziare che ci sono mele marce ma è bene chiarire che ci sono moltissime eccellenze che vanno valorizzate sia tra i dirigenti che tra il personale regionale e bisogna mettere a punto un sistema per valorizzare il principio della meritocrazia”. E sulla riforma della burocrazia spende parole positive sulla riforma avviata dal suo predecessore, “anche se bisogna mettere a punto i sistemi di controllo per verificare che i tempi e le modalità siamo rispettate”.

Crocetta non risparmia Ludovico Albert, il dirigente torinese licenziato da Crocetta che oggi, dalle pagine di La Repubblica Palermo, denuncia intimidazioni e prassi scorrette nel settore della Formazione: “Fa bene a denunciare, probabilmente è anche per queste ragioni che ho deciso di attuare lo spoil system, mi pare che la denuncia doveva essere fatta prima”.

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