L’assessore Catania al FORUM di SI24: “Il 2013 sarà l’anno della partecipazione”

di Redazione

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L’assessore Catania al FORUM di SI24: “Il 2013 sarà l’anno della partecipazione”

| lunedì 17 Dicembre 2012 - 18:00

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Il 2013 sarà l’anno della partecipazione, una partecipazione, non più estemporanea e “fai da te” ma regolata da percorsi precisi. È l’obbiettivo della Giunta Orlando, come ci spiega l’assessore Catania nel corso di un forum organizzato nella nostra redazione.

Palermo come la Toscana, un percorso sperimentale di partecipazione attraverso l’organizzazione di quattro “town meeting”. Una serie di incontri in cui si coinvolgerà una rappresentanza del capoluogo di cui faranno parte immigrati, rappresentanti delle associazioni di categoria, commercianti, residenti, comitati civici. Saranno affrontate quattro tematiche: la pedonalizzazione e la movida nel centro storico; il recupero della costa, con i riflettori puntati in particolar modo sul versante Sud; il ramo che interessa la raccolta differenziata (e i rifiuti in generale), soprattutto in quartieri dove non è stata ancora avviata; e la percezione dei servizi comunali, soprattutto quelli decentrati.

“Abbiamo bandito una gara pubblica – spiega l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania – per individuare una società di servizi qualificata che si occupi di identificare scientificamente i gruppi di portatori d’interesse e la loro percentuale di rappresentanza per la partecipazione agli incontri. Non si tratta di semplici riunioni, ma è un lungo percorso che prevede l’individuazione dei portatori di interesse, oltre alle strategie di decisione”. Stanziati 80 mila euro per il progetto. Chi si aggiudicherà la gara d’appalto, poi, avrà il compito di formare un gruppo di dipendenti del Comune che “in futuro – aggiunge l’assessore – saranno i responsabili dei processi di partecipazione. Si tratta a tutti gli effetti di una cessione della sovranità che, dalle mani dell’amministrazione comunale, come di fatto è sempre stata, passa alle circoscrizioni che avranno un ruolo fondamentale nella città”.

Si stanno individuando anche alcune aree che saranno teatro degli incontri. La Fonderia Oretea, ad esempio, diventerà la Sala della Partecipazione. Ma Catania non esclude l’ipotesi di adibire a spazi di confronto e dibattito anche scuole, parrocchie, teatri.
“L’obiettivo prossimo – anticipa poi Catania – è quello di trasferire alle circoscrizioni il potere di spesa. Saranno inoltre potenziati gli uffici di relazione con il pubblico. In particolare quello che al momento si trova nel retroscala di palazzo Ziino tornerà nella sede storica di Corso Vittorio Emanuele. Secondo noi nascondere l’ufficio Relazioni col Pubblico è l’emblema di come era amministrata questa città fino a ieri. Noi vogliamo riportare l’urp nella sua antica sede, al centro della città”.

Partecipazione non può che significare anche una particolare attenzione per gli immigrati residenti in città.
“Le comunità di migranti devono poter partecipare attivamente alla vita politica. Ma non si tratta di creare ghetti di immigrati e neanche di promuovere tavoli di confronto fine a se stessi. E soprattutto si devono coinvolgere i migranti che adesso sono diventati cittadini italiani. Per questo noi preferiamo parlare di Consulta delle Culture. La delibera di Giunta è già stata approvata ed è passata al Consiglio Comunale”.

Non si poteva procedere senza il passaggio assembleare?
“Vogliamo creare un organismo che funzioni indipendentemente da chi sia il Sindaco, per evitare che tutto finisca come la consulta creata da Orlando nel 1996 e poi sciolta successivamente. Sarà un’assemblea di 21 membri nella quale i primi due eletti saranno i più votati secondo il principio della rappresentanza di genere, quindi garantendo la presenza di un uomo e di una donna. Sarà nominato un ufficio di presidenza ristretto e il presidente della consulta sarà a tutti gli effetti il cinquantunesimo consigliere comunale. Nella consulta ci saranno anche un rappresentante della Giunta e tre del Consiglio. Abbiamo già approntato la posta in bilancio, 52.000 euro, e contiamo di poter far svolgere le prime elezioni nel giugno del prossimo anno. Stiamo anche ristrutturando l’oratorio di San Basilio, nella zona di via Bandiera, per ospitare lì la Casa delle Culture. È un impegno che la nostra Giunta ha tenuto presente dal primo giorno. Pensate che proprio oggi ho presieduto al 181° giuramento di un nuovo cittadino italiano. Dal nostro insediamento ne abbiamo avuto, dunque, uno al giorno”.

Il primo atto dell’operazione “partecipazione”, intanto partirà dal web.
“Il 28 dicembre presenteremo alla stampa il nuovo sito internet del Comune. Una sfida importantissima nella quale abbiamo potuto contare su un team di dipendenti che si sono dedicati giorno e notte al nuovo portale. Sarà un luogo virtuale ma di trasparenza molto concreta. Gli atti saranno visionabili in tempo reale e ci sarà la possibilità di inoltrare reclami, sapere chi li sta smistando ed esaminando e il tempo necessario per la risposta e la risoluzione dei problemi. Chi non è esperto di computer e internet, penso agli anziani, avrà la possibilità di usufruire del servizio attraverso il personale degli otto Uffici Relazioni con il Pubblico decentrati che stiamo creando nelle Circoscrizioni. Un servizio nuovo, un’ulteriore prova di democrazia e partecipazione”.

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