All’ospedale di Avola la tecnologia riduce del 50% le liste d’attesa

di Redazione

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All’ospedale di Avola la tecnologia riduce del 50% le liste d’attesa

| martedì 18 Dicembre 2012 - 16:30

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AVOLA, 18 DICEMBRE – Ridotte del cinquanta per cento le liste d’attesa nel presidio ospedaliero di Avola dove da qualche mese è in piena attività un nuovo tipo di Risonanza magnetica cosiddetta “aperta ad alto campo” o Open bore. L’utilizzo di nuove tecnologie ha permesso di ridurre i tempi di attesa dei pazienti e di offrire un servizio di diagnosi all’avanguardia.

“La Risonanza magnetica – dice Giuseppe Capodieci, direttore del Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’ASP di Siracusa – è una tecnica diagnostica che fornisce importanti informazioni in campo traumatologico, oncologico, ortopedico e cardiologico. Con la Open Bore, una risonanza di ultima generazione, cioè “aperta ad alto campo”, molto più ampia e meno profonda delle classiche risonanze e più rapida nei tempi di esecuzione, abbiamo velocizzato gli esami diagnostici, riducendo i tempi di attesa e risolvendo positivamente tutte quelle eventuali problematiche di tipo claustrofobico denunciate dai pazienti, mantenendo, nel contempo, sia una potenza elevata di risonanza che un’eccellente qualità delle immagini”.

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