Regione, via libera al bilancio provvisorio. Tagli per un miliardo di euro

di Redazione

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Regione, via libera al bilancio provvisorio. Tagli per un miliardo di euro

| venerdì 28 Dicembre 2012 - 15:42

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PALERMO, 28 DICEMBRE – Via libera della Giunta regionale al bilancio provvisorio. Previsto un risparmio di circa un miliardo di euro, grazie alla riqualificazione della spesa e all’incremento delle entrate.

Il documento finanziario sarà inviato oggi stesso all’Ars, il via libero definitivo à in programma per domani nel corso della seduta convocata per le ore 15. Mantenuta la spesa sociale con particolare riferimento alla sanità, all’istruzione, alla famiglia, ai soggetti svantaggiati, alle imprese, ai precari, ai lavoratori forestali, alle isole e al trasporto terrestre e marittimo, agli enti locali, come si legge in una nota del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi.
Avviato inoltre il processo per l’attuazione dell’articolo 33 dello Statuto, che prevede che le imprese che hanno stabilimenti nel territorio della regione e sede legale in altre realtà paghino le tasse in Sicilia per la parte del reddito prodotto nell’isola.
Approvata anche la norma “salva Messina” che si inserisce nel quadro degli interventi in favore dei Comuni che hanno attivato la procedura di pre-dissesto.

 

Intanto oggi la commissione Lavoro dell’Ars ha approvato una risoluzione, proposta dal Pd, che impegna il governo della Regione a portare avanti il processo di stabilizzazione dei precari degli Enti locali attraverso la trasformazione dei contratti a tempo determinato, in scadenza il 31 dicembre, in contratti a tempo indeterminato. La risoluzione, discussa e approvata ad unanimità nel corso della seduta di oggi, è stata proposta dai rappresentanti del PD in commissione Mariella Maggio, Antonella Milazzo e Filippo Panarello, insieme con il presidente del gruppo parlamentare Baldo Gucciardi e il segretario regionale Giuseppe Lupo.

“Bisogna rifarsi alla legge 24/2000 e procedere con la stabilizzazione dei precari – dicono gli esponenti del PD – oltretutto la trasformazione dei contratti non provoca un aumento di spesa né determina ‘nuove assunzioni’, trattandosi di personale che già da anni ha un rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione”.

 

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