Pdl, cominciano le grandi manovre. Scoma e Caputo in lista?

di Redazione

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Pdl, cominciano le grandi manovre. Scoma e Caputo in lista?

| sabato 05 Gennaio 2013 - 11:26

angelino-alfano

Il Pdl è nel pieno delle grandi manovre. La formazione delle liste e il sistema delle alleanze sono argomenti fondamentali per garantire sostanza alla contesa elettorale nazionale che si annuncia questa volta quanto mai complicata anche in una terra come la Sicilia, nel passato bacino di consensi privilegiato.

L’abbraccio romano a Miccichè ha fatto capire con chiarezza che Berlusconi ha esercitato tutta la sua influenza sugli assetti con i quali intende affrontare la competizione. Un palese voto di sfiducia verso i vertici regionali e un ridimensionamento dell’influenza che il coordinatore regionale Angelino Alfano ha esercitato su essi. L’accordo con Miccichè ha determinato non pochi mal di pancia, sintetizzati dalla dichiarazione di Cascio contraria al rientro “laterale” del leader di Grande Sud e dalla bordata di Musumeci, uomo di peso di un’altra e non secondaria – almeno in Sicilia – stampella della coalizione che gravita attorno al Pdl.

Per garantirsi la fedeltà e l’impegno elettorale dei suoi uomini in Sicilia Berlusconi non ha scelta: serve una motivazione forte ed una conseguente presenza nelle liste di tutti i portatori di voti. Una presenza che stimoli la concorrenza e che tuttavia non garantisca il posto. Scontato che al Senato Schifano occupi una posizione di privilegio, accanto agli uscenti sembra scontata la presenza di almeno un paio di deputati regionali appena eletti e Scoma e Caputo sono i maggiori indiziati. Questo provocherebbe un effetto domino perché consistente sarà l’impegno dei primi dei non eletti all’Ars, il vice presidente della Provincia di Palermo, Piero Alongi, e il consigliere comunale di Palermo Giuseppe Milazzo . Il possibile trasferimento a Roma di Scoma e Caputo attiverebbe tutte le componenti interne che vedrebbero liberarsi a catena altri posti in Consiglio comunale e in Provincia. Senza considerare che l’apporto elettorale dei due big regionali potrebbe consentire di recuperare posizioni alla lista in termini di seggi, non solo al Senato ma anche alla Camera.

Certo è che Scoma e Caputo faranno pagare il prezzo del loro ulteriore impegno in termini di posizione, rendendo meno certa la riconferma di altri parlamentari uscenti. Non è escluso che proprio a Caputo venga chiesto di dirottarsi sulla lista predisposta da Ignazio La Russa che ha già fatto il pieno di adesioni di ex An ma forse manca di un uomo dal consenso verificato sul proporzionale. E intanto Caputo ha già sposato la linea istituzionale: “Non sono un tifoso di Miccichè, ma per battere la sinistra serve la massima aggregazione possibile di forze moderate”. Come dire, non capisco ma mi adeguo. Da manuale del buon candidato.

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