Ddl precari, il Commissario dello Stato impugna il primo comma

di Redazione

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Ddl precari, il Commissario dello Stato impugna il primo comma

| lunedì 07 Gennaio 2013 - 13:24

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PALERMO, 7 GENNAIO 2013 – Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, Carmelo Aronica, ha impugnato l’articolo 1, comma 1, del disegno di legge n. 58 – “Norme in materia di personale. Disposizioni contabili” – approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana il 30 dicembre scorso. Si tratta delle norme di proroga per i precari della Regione.

“La disposizione censurata – spiega il Commissario dello Stato – non esclude espressamente dalla proroga i contratti di lavoro autonomo e di collaborazione coordinata e continuativa, interferendo con la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile esercitata con l’art.7 del Decreto Legislativo 165/2001”.

 

Sulla decisione interviene la Funzione Pubblica della Cgil: “Dopo l’impugnativa del Commissario dello Stato, occorre immediatamente trovare le correzioni legislative al comma impugnato così da garantire le proroghe dei lavoratori con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato della Regione che non sono messe in discussione; al tempo stesso, bisogna lavorare ad una soluzione alternativa che salvi i lavoratori con contratti di collaborazione del dipartimento Ambiente dal licenziamento”. “In ogni caso, è importante sottolineare – aggiunge Fp Cgil Sicilia – che l’impianto complessivo del ddl è rimasto intatto e consentirà le proroghe sia alla Regione che negli enti strumentali e negli Enti locali essendo in linea con quanto già determinato a livello nazionale sulla materia”.

La Uil lancia l’allarme sulla situazione di 46 precari in servizio al dipartimento regionale dell’Ambiente ai quali l’impugnativa negherebbe la proroga dei contratti: “È necessario trovare subito una soluzione
per garantire la proroga dei contratti di questi tecnici, professionisti all’opera da dieci anni e selezionati attraverso un concorso a partire dal 2002″ sottlinea Gianni Borrelli della segreteria della Uil Sicilia. “ll futuro di questi lavoratori – continua – è a rischio nonostante gli stessi siano individuati, dalla Legge regionale 24 del 2010, come destinatari del processo di stabilizzazione”.

 

“Accogliamo con grande soddisfazione il vaglio positivo del commissario dello Stato sui quattro provvedimenti legislativi licenziati dall’Ars negli ultimi giorni dell’anno e approvati grazie alla collaborazione tra Governo e Parlamento”. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commenta così il giudizio di Aronica e definisce la norma impugnata “un incidente di percorso relativo a una ridotta platea di precari a cui verrà data rapida soluzione. Per il futuro – conclude Ardizzone – si rafforza la necessità di introdurre modifiche all’iter legislativo che, con senso di responsabilità da parte di tutti gli attori istituzionali, prevengano situazioni come quella che si è verificata”.

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