La Filca Cisl denuncia: nell’edilizia persi in tre anni 40 mila posti di lavoro

di Redazione

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La Filca Cisl denuncia: nell’edilizia persi in tre anni 40 mila posti di lavoro

| giovedì 10 Gennaio 2013 - 12:18

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PALERMO, 10 GENNAIO 2013 – “Negli ultimi tre anni il settore edile ha perso 40mila posti di lavoro, come se in Sicilia avessero chiuso 20 stabilimenti Fiat di Termini Imerese”. E’ il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Santino Barbera, a diffondere il dato allarmante sull’occupazione nel settore delle costruzioni nell’Isola. “Una vera e propria Caporetto: gli edili rappresentavano il 25% del Pil, adesso siamo ai minimi storici”, aggiunge Barbera. Quello del segretario regionale della Federazione Edili della Cisl è un appello per una situazione ormai precipitata.

 

“La Politica siciliana si rimetta in moto. C’è troppo silenzio, anche da parte del Presidente Crocetta, sui temi del lavoro, del lavoro produttivo, quello che crea ricchezza e sviluppo per le comunità, il lavoro che deve valorizzare i lavoratori e le imprese private che rischiano in prima persona e che invece sono state lasciate sole”.

 

Barbera sottolinea come la fase di caduta di un settore agonizzante non si è fermata ma nei Palazzi di Governo “si pensa già alla prossima tornata elettorale”. La Filca Cisl Sicilia è pronta a una grande mobilitazione per scuotere le coscienze di una politica sonnolente capace solo di occuparsi di altro.
Serve un’accelerazione a tutte le opere pubbliche di grosse dimensioni in essere, ma che stanno subendo dei ritardi enormi nella loro esecuzione, quali la Agrigento – Caltanissetta, la Santo Stefano di Camastra – Gela (Nord/Sud), con cantieri aperti da diverso tempo ma opere ferme, e lavoratori in cassa integrazione, situazioni dove la collettività perde due volte, la prima perché si ritarda la costruzione di opere importanti per lo sviluppo e l’altra non meno importante l’aspetto dei lavoratori che pur assunti sono obbligati a rimanere a casa inutilizzati in cassa integrazione con una perdita secca sul loro salario del 40%, e a carico delle casse statali senza capirne i motivi e la lentezza amministrativa per la risoluzione dei problemi del caso.

E purtroppo queste sono solo le opere più eclatanti, ma esistono centinaia di questi casi nella nostra Regione, migliaia di lavoratori in questo stato, e una politica che non affronta e risolve i problemi. La Filca ha chiesto un incontro al Presidente Crocetta affinché per istituire un Tavolo tecnico attorno al quale si discuta della “white list” per il settore delle costruzioni e della stazione Appaltante Unica Regionale. “A questo – conclude Barbera – si deve affiancare la lotta senza confine al lavoro nero e irregolare, perché la legalità contrattuale, la legalità contributiva, diventino regole di vita quotidiana e non parole che servono solo a strappare applausi”.

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