Dallo show di Silvio alla “lampiata” di Orlando: la giornata in… campagna

di Redazione

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Dallo show di Silvio alla “lampiata” di Orlando: la giornata in… campagna

| martedì 15 Gennaio 2013 - 17:26

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PALERMO, 15 GENNAIO 2013 – La casa comune Pdl, Lega e partiti autonomisti siciliani criticata da Bersani e Crocetta, ma anche l’infinito duello, stavolta molto ravvicinato fra Berlusconi e Ingroia, la desistenza vera o presunta e i suoi strascichi nella coalizione di centrosinistra. Il debutto di Azzurri d’Italia a Palermo. Un’altra “tranquilla” giornata di campagna elettorale nella quale la vera notizia è la bocciatura da parte del Viminale di tutti i simboli “clonati” che avrebbero potuto danneggiare Grillo, Ingroia, Monti e Miccichè.

La giornata si apre con la foto di Silvio Berlusconi e Antonio Igroia che si salutano dietro le quinte dello studio tv di La7. La scatta col cellulare il direttore Enrico Mentana. “Forse dovrei salutarti così”, e incrocia i polsi pronto per le manette, Silvio Berlusconi, “Tu stai diventando troppo di sinistra”, aggiunge. “Ci siamo salutati cordialmente, da avversari politici”, chiarisce Ingroia in diretta. Ma entrambi hanno continuato a dirsene di tuti i colori, con l’ex premier che definisce “scandalosa” la candidatura dell’ex pm. A rispondergli nel pomeriggio sarà Leoluca Orlando: “Non è scandaloso candidare magistrati del calibro di Antonio Ingroia ma frequentare minorenni e candidare indagati per reati gravi e condannati”.

 

Intanto Crocetta scrive: “I veri autonomisti siamo noi, non chi si allea con la Lega”, da Roma Pierluigi Bersani amplia il concetto: “L’alleanza fra Berlusconi e Lega Nord ha creato al Sud danni di proporzioni cosmiche”. Dal centrodestra mitragliata di commenti: “Il problema della Sicilia non è la Lega Nord – dice Pippo Falica (Grande Sud) -ma la patologica incapacità dei suoi governi, soprattutto quello in carica, a porre in essere delle misure di carattere strutturale in grado di rendere la nostra terra competitiva e fortemente attrattiva per gli investitori”. “Il centrodestra ha dimostrato – continua riprendendo Berlusconi – che quando il Sud è forte e ben rappresentato – 61 a zero docet – non c’è Lega che tenga”.

Miccichè risponde direttamente a Bersani: “L’unico danno di proporzione cosmica che il Sud sta ancora pagando fu causato dal governo Prodi, con Bersani ministro dello Sviluppo economico, quando smantellò la cabina di regia per la gestione dei Fas creata dal precedente esecutivo”. Ma a stretto giro, danno della “faccia tosta” a Miccichè il senatore Pd, Enzo De Luca e Sergio D’Antoni: “Una delle parole d’ordine del governo Berlusconi e del suo Ministro Tremonti è stata quella di utilizzare i fondi Fas come un bancomat infinito, destinato a interventi del tutto estranei al Mezzogiorno”.

Intanto a Palermo esordio del movimento “Fratelli d’Italia” che ha come punti di riferimento nella Sicilia occidentale Giampiero Cannella, deputato nazionale, e Salvino Caputo, deputato regionale, entrambi dell’area Pdl ex Alleanza nazionale. In pochi giorni sono già una settantina fra sindaci, assessori, consiglieri comunali e dirigenti che hanno aderito al progetto di Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Corsetto. “A differenza di altre formazioni politiche – ha affermato Cannella, che sarà il capolista alla Camera nella Sicilia occidentale – Fratelli d’Italia è un partito e non è una lista ad uso e consumo delle prossime elezioni nazionali, visto che il Pdl somiglia sempre più alla vecchia Forza Italia. Fratelli d’Italia è l’Alleanza nazionale 2.0 e l’obiettivo è essere l’altro partito del centrodestra”.

E mentre Lupo parla in esclusiva a Si24.it di Ingroia e possibili o impossibili desistenze, da Roma Nencini (Psi) avverte: “Con il progetto riformista che il centrosinistra sta preparando, la lista di Ingroia non ha nulla a che fare, nessuno pensi di modificare gli impegni presi”.

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