Regione: la maxi rotazione di Crocetta. Tano Grasso controllerà gli appalti

di Redazione

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Regione: la maxi rotazione di Crocetta. Tano Grasso controllerà gli appalti

| martedì 05 Febbraio 2013 - 17:40

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PALERMO, 5 FEBBRAIO 2013- Da Catania parte la “maxi rotazione per tutti i dirigenti della Regione”, come la definisce il Governatore Rosario Crocetta parlando delle decisioni prese oggi in Giunta nel capoluogo etneo.

 

Il nome più eclatante è quello di Tano Grasso, storico rappresentante dell’antiracket che dovrebbe dirigere un nuovo dipartimento tecnico che controllerà la regolarità degli appalti. E a tale proposito la Giunta decide anche di far avviare all’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, un’attività di monitoraggio di tutti gli appalti delle Aziende Sanitarie Provinciali della regione.

Tornando ai dirigenti, per Crocetta si tratta di un “assetto definitivo dei nuovi dirigenti della Regione completando il quadro delle rotazioni e dei nuovi inserimenti”. “Particolare rilievo” il presidente lo attribuisce alla scelta di affidare a Tano Grasso, presidente nazionale della federazione delle associazioni antiracket, il ruolo di dirigente del nuovo dipartimento tecnico che verrà avviato dal primo marzo. “Da tale dipartimento – spiega Crocetta – dipenderà anche l’osservatorio regionale per i lavori pubblici e quindi la politica di legalità e di controllo che il governo Crocetta intende portare avanti e che viene potenziata con la massima espressione antiracket italiana, proprio perché è necessario fare pulizia e monitorare gli appalti, per evitare infiltrazioni in ogni settore”.

 

Ecco i nomi degli altri dirigenti: al dipartimento Programmazione andrà Felice Bonanno, alla Protezione Civile Vincenzo Falgares, all’ufficio Legale e Legislativo Romeo Palma, agli Affari Extraregionali Maria Cristina Stimolo; al dipartimento Attività Produttive Salvatore Ferrara, al dipartimento Autonomie Locali Giuseppe Morales, new entry; alla Funzione Pubblica e del Personale Luciana Giammanco; al dipartimento Beni Culturali Sergio Gelardi; alla Ragioneria Mariano Pisciotta; al dipartimento Finanze e Credito Giovanni Bologna; Marco Lupo al dipartimento Energia e Rifiuti; alla Famiglia andrà Maria Grazia Bullara; al dipartimento Lavoro Anna Rosa Corsello; Infrastrutture Giovanni Lo Monaco; alla Formazione Professionale ad interim Anna Rosa Corsello; agli Interventi Strutturali per l’agricoltura Sara Barresi; alla pesca Rosolino Greco ad interim per gli interventi infrastrutturali all’agricoltura; all’azienda forestale Giovanni Arnone; alla sanità e pianificazione strategica Salvatore Sammartano; al territorio e ambiente Giovanni Sansone; all’urbanistica Gullo; corpo forestale Vincenzo Di Rosa; al dipartimento regionale per il turismo Alessandro Rais; all’ufficio speciale autorità di certificazione Ludovico Benfante; all’audit Maurizio Agnese.

La Giunta ha anche rinviato la data delle elezioni amministrative e provinciali al 26 e 27 maggio, “al fine di farle coincidere con quelle delle altre regioni del Paese”.

La Giunta dice no al piano aeroportuale varato dal ministro Passera: “Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture – comunica Crocetta – la giunta regionale ha esaminato il progetto di sviluppo aeroportuale del governo nazionale, ritenendo ingiusta la declassificazione degli aeroporti di Catania e Comiso. Nel deliberato si afferma che la Regione siciliana non sottoscriverà la proposta del Governo se non verranno accolte le richieste siciliane”.

Un no anche ai tagli per i Tribunali siciliani. La Giunta di Governo ha fatto proprio il documento della sezione siciliana dell’Associazione Nazionale Magistrati che critica fortemente il piano di tagli ai Tribunali che il Governo nazionale intende portare avanti. “Nel programma del Governo si prefigura l’allontanamento dalla Sicilia di circa 80 magistrati in una situazione in cui – affermano il Presidente Crocetta e l’assessore Marino – la magistratura siciliana sta affrontando nuove sfide sul piano lotta al crimine e alle mafie”. Crocetta aggiunge: “il nuovo traguardo della lotta alla mafia è quello di colpire i colletti bianchi, l’economia deviata e le infiltrazioni all’interno della regione. Il Governo regionale solleverà il conflitto di attribuzione, se non verranno concordati con la Regione siciliana, così come prevede lo statuto, gli interventi da fare sul territorio regionale”.

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