Gesip: firmato fra le critiche l’accordo con i sindacati

di Redazione

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Gesip: firmato fra le critiche l’accordo con i sindacati

| lunedì 11 Febbraio 2013 - 19:15

piazza pretoria

PALERMO 11 FEBBRAIO 2013 – Dopo l’incontro dello scorso 6 Febbraio tra il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il Ministro del Lavoro Elsa Fornero, è stata siglata oggi un’intesa tra l’Amministrazione comunale di Palermo e le organizzazioni sindacali, che costituisce la base su cui prosegue l’azione del Comune.

Ne da notizia il Comune in una nota. Oggetto dell’accordo è “il piano d’azione per la soluzione della crisi Gesip con una serie di azioni convenute con lo stesso Ministero e l’ Inps. Un piano di azione che coniuga diritto al reddito e dovere di produttività, responsabilità verso i lavoratori e responsabilità dei lavoratori”.
“I dettagli dell’accordo siglato con le Organizzazioni Sindacali – afferma il Sindaco Orlando – mostrano chiaramente che quello per cui stiamo lavorando è un sistema di interventi attivi che mira a dare garanzie di reddito alle famiglie dei lavoratori e, allo stesso tempo, permettere l’impiego produttivo di queste maestranze”.
“La città – prosegue Orlando – ha bisogno che questi lavoratori tornino al più presto a svolgere importanti mansioni e servizi. Finalmente, con la collaborazione dei sindacati e con l’intesa fra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, questo traguardo sembra possibile e vicino.”

Ma non tutti i sindacati sono soddisfatti: “Dopo tanti annunci, prendiamo atto che ancora non esiste un piano industriale per attivare un’azienda che contenga i lavoratori Gesip e i servizi di pubblica utilità che quella società faceva”. Lo dicono il segretario generale della Cgil di Palermo Maurizio Calà e il segretario Filcams Monia Cajolo, dopo l’incontro tra organizzazioni e sindaco. “Il verbale che anche noi abbiamo oggi sottoscritto individua un percorso di cassa integrazione e prepensionamenti. Ma l’idea dell’amministrazione di utilizzare comunque per questi lavoratori lunghissimi periodi di cig, con eventuali progetti di inserimento lavorativo – continuano – di fatto dequalifica non solo la loro condizione professionale e lavorativa ma li riporta indietro nel tempo, trasformandoli da lavoratori ad assistiti, senza una dignità di reddito, e rinviando il problema dei servizi essenziali di cui la città ha bisogno. A questo punto è necessaria la chiarezza non solo da parte del Comune ma anche dal ministero e dalla Regione. Piuttosto che trovare una soluzione, il Comune sembra fare in questo momento un passo indietro”.

Ecco il testo integrale dell’accordo diramato da Palazzo delle Aquile:
“In particolare, si è individuata una prima fase di verifica della possibilità di ridurre il numero dei lavoratori complessivamente in carico, avviandone una parte alla pensione entro il mese di aprile 2014, previa verifica del possesso dei requisiti e un percorso di mobilità extra aziendale con accesso all’Aspi per dodici mesi.
Il monitoraggio sarà effettuato per tutti i lavoratori, uomini e donne, nati prima del 1954, per verificare, per ognuno di essi, nell’arco temporale di un triennio complessivo, quanti maturino i requisiti pensionistici nel periodo. La società ha già trasmesso all’INPSP i nominativi di 325 lavoratori e lavoratrici che potrebbero rientrare in questa fattispecie, al fine di verificare la posizione contributiva di ciascuno.
Una verifica ulteriore del piano di azione per la soluzione della crisi Gesip riguarderà il personale in condizione di inabilità tale da giustificare l’accesso al trattamento pensionistico di inabilità. In tal senso, al tavolo presso il Ministero del Lavoro, la direzione centrale Inps ha dato disponibilità a rivedere quei casi che possano dar luogo al trattamento pensionistico. La società Gesip sta contemporaneamente avviando un auditing interno per verificare la presenza di tali requisiti per avviare i lavoratori interessati alla prevista visita presso le sedi INPS.
Le due fasi dovrebbero essere completate entro la fine del mese di febbraio e nelle more i lavoratori dovrebbero accedere al trattamento di integrazione salariale in deroga, per cui la Gesip ha già fatto richiesta lo scorso 5 gennaio per quattro mesi.
Il Comune di Palermo si è impegnato a presentare dei progetti di utilizzazione dei lavoratori, secondo l’art. 7 del D.Lgs 468/97 per un massimo di 20 ore settimanale ciascuno e per soddisfare esigenze funzionali per la gestione di servizi essenziali, alcuni dei quali svolti precedentemente dal personale Gesip, sulla base del contratto di fornitura di servizi. Il Comune di Palermo, in accordo con Stato e Regione, integrerebbe le risorse destinate alla Gig coopartecipando con la quota indennitaria della misura di sostegno al reddito, restando a carico dello Stato con la contribuzione e l’assegno per il nucleo familiare. L’intervernto, in tal senso, potrebbe essere ipotizzato per un periodo, fino alla durata prevista dalla legge 92/2012 di funzionamento della deroga.
La Gesip predisporrebbe, ad integrazione della domanda di CIG in deroga presentata, l’estensione della richiesta di trattamento per l’intero anno 2013. Le modalità di erogazione del trattamento opererebbero sulla base di un accordo tra i soggetti istituzionali coinvolti Stato, Regione e Comune ed il pagamento dell’indennità verrebbe effettuata dall’Inps, previo versamento del Comune della quota di cofinanziamento.
Il Comune di Palermo, contestualmente, avvierà un monitoraggio tra tutte le società partecipate la fine di definire il possibile turn-nover del personale delle stesse per raggiunti limiti di età, oltre a verificare, sulla base dello sviluppo di alcune attività in corso, quali esigenze di personale possano sorgere durante il periodo di cui sopra. Sulla base delle risultanze dei dati ricevuti e dei profili professionali occorrenti, si avvieranno iniziative di politiche attive che prevedano l’inserimento dei lavoratori in percorsi formativi anche in affiancamento per la copertura dei ruoli che progressivamenti dovessero mancare nelle varie società. Entro il 2 Maggio il personale dovrebbe essere tutto impegnato”.

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