Comune di Palermo: l’acqua resta pubblica e l’Amap cambia pelle

di Redazione

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Comune di Palermo: l’acqua resta pubblica e l’Amap cambia pelle

| martedì 19 Febbraio 2013 - 17:28

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PALERMO, 19 FEBBRAIO 2013 – L’acqua a Palermo rimane un bene pubblico, parola di Leoluca Orlando, come vuole il risultato del referendum del 2011. Il primo passo del Sindaco è di trasformare l’Amap da società per azioni in azienda speciale. Vale a dire da società di diritto privato a società di diritto pubblico.

 

L’annuncio durante un incontro fra Orlando, il vice sindaco Cesare Lapiana, il presidente dell’AMAP, Enzo Costantino, e una delegazione del Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni composta da Antonella Leto, Luca Nivarra, Lella Feo, Tommaso Castronovo, Giuseppe Sunzeri, Vito Restivo.

 

Sarà, inoltre, proposta la modifica dello Statuto comunale, includendo l’acqua fra i beni pubblici essenziali e inalienabili e definendo l’acqua come “bene comune e diritto umano universale la cui gestione, pubblica e partecipativa, persegue gli interessi generali della comunità di riferimento”.

 

Nell’incontro si è parlato anche del servizio idrico integrato dell’ATO 1. A tal proposito è emersa la proposta di un tavolo congiunto fra Comune di Palermo ed AMAP, con i Comuni dell’area metropolitana, tutti i comuni della provincia, la
Regione, la Provincia, i sindacati ed il Forum dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni per arrivare ad una “soluzione condivisa della gestione delle risorse idriche per il territorio provinciale”.

 

Il Sindaco ha poi espresso il proprio sostegno al disegno di legge di ripubblicizzazione delle acque promosso per iniziativa Popolare e dei Consigli comunali ed attualmente in discussione presso la IV Commissione Ars ambiente e territorio, per il quale proporrà la formale adesione del Consiglio Comunale di Palermo, unitamente all’adesione al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’Acqua Bene Comune.

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