Minacce di morte ad Antonio Ingroia, lettera intimidatoria alla sede del Pdci

di Redazione

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Minacce di morte ad Antonio Ingroia, lettera intimidatoria alla sede del Pdci

| mercoledì 20 Febbraio 2013 - 14:15

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ROMA, 20 FEBBRAIO 2013 – “Ingroia comunista di merda ritirati o ti facciamo fare la fine di Falcone e Borsellino. 1000 kg di Tnt-T4 sono pronti…”. È il testo di una lettera recapitata questa mattina nella sede nazionale del Pdci. A darne notizia è Orazio Licandro, coordinatore della segreteria del Pdci e candidato alla Camera con Rivoluzione civile. Il messaggio era contenuto in una busta anonima.

“Si tratta di un atto di stampo mafioso-fascista – dice Licandro -, teso a colpire una figura limpida della lotta alla mafia, della legalità e della buona politica come Antonio Ingroia. Inoltre questo sistema dell’informazione che oscura e denigra sistematicamente Rivoluzione civile sta contribuendo a creare un clima pericoloso intorno alla lista”.

 

Sulla vicenda interviene Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori e candidato per Rivoluzione Civile: “Esprimiamo piena solidarietà ad Antonio Ingroia, vittima di un’intimidazione mafiosa e fascista. Condanniamo fermamente questo ignobile gesto e ci auguriamo che la magistratura e le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili. È evidente che le battaglie in difesa della legalità e della Costituzione, portate avanti da Antonio Ingroia e da Rivoluzione Civile, fanno paura e danno fastidio a molti. Non ci faremo intimidire, non piegheremo la testa e continueremo, con la schiena dritta, le nostre battaglie in nome dei cittadini”.

 

“Condanno fermamente le ignobili minacce rivolte al leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia, a cui esprimo vicinanza e solidarietà”, ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, firmatario del manifesto fondativo della lista Rivoluzione civile – Ingroia. “Sono certo – aggiunge Orlando – che non si lascerà intimidire e proseguirà nella sua azione volta alla difesa dei principi della Costituzione e della legalità. La voce di Rivoluzione civile dà fastidio e qualcuno sta cercando di silenziarla, ma non riusciranno nel loro intento”.

Solidarietà è stata espressa anche dai segretari nazionali del Pdci, Oliviero Diliberto, e di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero.

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