Catania, via alle grandi manovre. Megafono col Pd, Lombardo a destra. Intanto Gela “ci riprova”

di Redazione

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Catania, via alle grandi manovre. Megafono col Pd, Lombardo a destra. Intanto Gela “ci riprova”

| sabato 09 Marzo 2013 - 18:08

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CATANIA, 9 MARZO 2013 – Si vanno delineando gli schieramenti per le amministrative di Catania. L’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo spinge per una candidatura unica in una alleanza di centrodestra che ricalchi quella delle politiche. Il Megafono di Rosario Crocetta guarda con attenzione al Pd e probabilmente “accetterà” la candidatura di Enzo Bianco.

 

L’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo oggi è stato chiaro. “L’alleanza nel centrodestra alle politiche, che ha portato la voce autonomista alla Camera e al Senato, non può che avere un’analoga e conseguente alleanza alle prossime amministrative, a cominciare da Catania. Siamo disposti a sostenere una candidatura, purché sia unica: la scelgano con le primarie o con un sorteggio, ma sia soltanto una, affinché la partita si possa giocare con qualche arma seria in mano”.

 

Sull’altro versante sempre più probabile un accordo tra Pd e Megafono sulla scelta di Bianco. Dopo l’incontro di ieri tra il candidato sindaco e il braccio destro di Crocetta, Antonio Malafarina, oggi sul tema ha parlato Nicolò Marino, assessore regionale all’Energia, anche lui fedelissimo di Crocetta.

 

“Il Megafono – sostiene Marino – guarda con attenzione al Pd che certamente riuscirà a individuare, eventualmente anche con le primarie, un candidato che sia espressione di un vero rinnovamento per Catania. Il Megafono ha stabilito il proprio programma e soltanto dopo un confronto con il Pd indicherà il candidato sindaco da sostenere”. 

 

Un’ipotesi alla quale si oppone il movimento “Appello alla città” che sostiene la candidatura del giudice Marisa Acagnino. “Crocetta non rimanga ingabbiato nei vecchi schemi di partito – dicono dal movimento -. Siamo sconcertati dalle vecchie logiche e dall’atteggiamento del ceto politico che a poche settimane dal voto è più preoccupato di mantenere gli equilibri che garantiscono la propria sopravvivenza piuttosto che operare scelte coraggiose che fermino il degrado di Catania”.

 

E intanto è stato presentato un disegno di legge, primo firmatario Giuseppe Arancio, neodeputato regionale, che prevede che Gela diventi capofila di un consorzio di liberi comuni. Un progetto di legge che segue la decisione del Governo di abolire le Province. Dopo anni di inutili tentativi di far diventare Gela una provincia siciliana autonoma, adesso che le province vengono abolite si cerca una seconda via. Questa volta però ci sono maggiori chances, visto che proprio il presidente della Regione Crocetta è di Gela…

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