Dalì lascia Grande Sud: “Nulla contro Miccichè ma avevo bisogno di una pausa di riflessione”

di Redazione

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Dalì lascia Grande Sud: “Nulla contro Miccichè ma avevo bisogno di una pausa di riflessione”

| domenica 10 Marzo 2013 - 10:02

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PALERMO, 10 MARZO 2013 – Eusebio Dalì, fedele braccio destro di Gianfranco Miccichè da anni, si dimette dal suo ruolo di coordinatore provinciale di Grande Sud e lascia il partito arancione. L’annuncio in un post su Facebook.

“Si chiude – scrive Dalì – un capitolo importante della mia vita. Sono stati sette anni straordinari, passati accanto a un uomo straordinario, un amico, un fratello maggiore. Grazie!”. Un messaggio commosso, di stima e di amicizia per il leader e fondatore di Grande Sud, Miccichè.

Ma se esiste ancora una tale ammirazione, allora perché lasciare? Viene da chiedersi se l’ex coordinatore non sia tra quelli a cui proprio non è andato giù il pessimo risultato ottenuto da Grande Sud nelle appena trascorse elezioni nazionali.

“Niente di tutto ciò. Semplicemente – risponde Dalì – è una scelta personale. Ho sentito che dovevo fermarmi un attimo a riflettere, per fare il punto sulla mia carriera politica. Sento che sto perdendo l’entusiasmo e allora si rende necessaria una pausa. Non sarei stato leale a restare senza credere più veramente in quello che facevo”.

Uno stop, dunque. Che potrebbe concludersi con un rientro tra le fila di Grande Sud o con un passaggio a un altro partito. Eusebio Dalì aveva iniziato molto giovane la sua carriera politica nell’Udc, per poi diventare, come egli stesso scrive sul suo profilo di Facebook, “un miccicheiano di ferro“. Potrebbe esistere la possibilità che torni verso il Centro, stanco di una destra in cui Berlusconi “fagocita tutti, compresi i suo alleati”, come Dalì aveva dichiarato, a caldo, commentando l’esito delle elezioni del 24 e 25 febbraio.

“Non lascio Gianfranco perché gli preferisco qualcos’altro, non mi vedrete tra qualche giorno indossare altre casacche e – conclude Dalì – non salirò sul carro dei vincitori. Ma sono sempre stato un politico, o meglio un uomo che ama la politica, ed è naturale quindi che mi guarderò intorno. E prenderò le mie decisioni, senza mai smettere di rispettare Gianfranco Miccichè e la sua storia”.

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