Abolizione delle Province, si accelera sul nuovo testo della riforma

di Redazione

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Abolizione delle Province, si accelera sul nuovo testo della riforma

| martedì 12 Marzo 2013 - 18:21

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PALERMO, 12 MARZO 2013 – Tre articoli per ridisegnare la proposta del governo sull’abolizione delle Province. Un emendamento della Commissione Affari istituzionali modifica il disegno di legge, per tenere conto delle osservazioni del commissario dello Stato. Ed evitare la bocciatura.

La revisione del testo nasce dall’incontro fra il presidente della commissione, Marco Forzese, e il commissario dello Stato, Carmelo Aronica: confronto dal quale era emersa la necessità di una revisione che tenesse conto, innanzitutto, di una legge regionale del 1986 in base alla quale le Province sono già considerate liberi consorzi.

Se l’emendamento dovesse essere approvato, innanzitutto slitterebbe al 31 dicembre il termine ultimo per l’approvazione della riforma e, di conseguenza, salterebbero anche le elezioni a maggio, con il commissariamento fino a fine anno delle Province “in scadenza” e la nomina di nuovi commissari per quelle già commissariate.

 

La nuova bozza di legge ha avuto la benedizione del Governo: “Il presidente Crocetta – dice Forzese – ha espresso condivisione sul mio emendamento di riscrittura al ddl province. È evidente che la scelta fatta si pone in linea con l’espressa volontà del presidente della Regione in merito al superamento ed alla soppressione delle Province”.

Il testo, all’esame della commissione, dovrebbe arrivare in aula già domani, mentre entro le 12,.30 dovranno essere presentati eventuali emendamenti: “C’è l’accordo col presidente dell’Ars, Ardizzone, per portarlo in aula domani pomeriggio”, dice Forzese, secondo cui molti dei settanta emendamenti presentati al disegno originario del governo decadono per effetto di questa nuova proposta.

 

“Noi vogliamo fortemente l’abolizione delle Province – ha aggiunto Forzese – . Il presidente Crocetta lo ha detto pubblicamente, raggiungeremo questo obiettivo altrimenti credo che il governatore si dimetterà e noi andremo a casa”.

 

Intanto oggi l’aula ha approvato all’unanimità la mozione a sostegno dell’aeroporto di Comiso, della quale era primo firmatario il deputato del Pd, Pippo Digiacomo.

“Il Parlamento siciliano – commenta Digiacomo – ha dimostrato di avere compreso l’importanza dell’aeroporto di Comiso. L’approvazione della mozione che impegna il governo regionale a far uscire lo scalo dalla precarietà in cui era caduto con l’esclusione dall’elenco dei siti aeroportuali di interesse nazionale, ridona dignità ad una struttura di estrema importanza per lo sviluppo della nostra isola”.

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