Il Governo regionale riproporrà i ticket sanitari. Cresce la preoccupazione sul Bilancio

di Redazione

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Il Governo regionale riproporrà i ticket sanitari. Cresce la preoccupazione sul Bilancio

| martedì 19 Marzo 2013 - 11:51

ticket sanitari 2

PALERMO, 19 MARZO 2013 – Il Governo del presidente della Regione, Rosario Crocetta, non vuole cedere sui ticket sanitari, bocciati dalla Commissione Sanità dell’Ars. E così l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, annuncia che saranno riproposti nel maxiemendamento al Bilancio.

“Il provvedimento – ha detto Bianchi – è stato impallinato da tutti ma non incideva sulle fasce più deboli della popolazione e chiedeva un contributo minimo. Nessuno si è chiesto le conseguenze della scelta fatta in commissione. Ma noi riproporremo tutto nel maxiemendamento al Bilancio e vorrei che ognuno si assumesse insieme a noi la propria responsabilità”.

La proposta del Governo, che prevedeva il pagamento di un euro in aggiunta al ticket già previsto per le prescrizioni mediche – da due a tre euro per i soggetti non esentati dal pagamento sulle ricette sui farmaci – e l’introduzione di altri due distinti ticket per la degenza ospedaliera, era stata bocciata all’unanimità dai componenti della Commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, dove, in teoria, il governatore Crocetta poteva contare su una ampia maggioranza.

 

Ma al di là dei ticket, l’assessore Bianchi è preoccupato per l’approvazione del Bilancio e lancia messaggi chiari.  “E’ un momento di difficoltà straordinaria che richiede decisioni straordinarie e un cambiamento culturale nei rapporti tra governo regionale, parti sociali e politica. Non è un anno come gli altri, lo deve capire anche l’Ars, quindi bisogna evitare di rivedere le scene viste in passato in Aula, con emendamenti che non fanno altro che aumentare la spesa. Se riusciamo a chiudere il bilancio facciamo un miracolo”. 

 

“Dobbiamo farci carico di una situazione in cui si è passati da una redistribuzione di risorse a una in cui ciascuno deve fare un passo indietro – ha proseguito Bianchi -: cio’ e’ possibile solo se c’è condivisione e riusciamo a far passare il concetto che la rinuncia individuale è direttamente collegata alla possibilità di una crescita collettiva. Il Pil regionale, in questi anni di crisi, si e’ ridotto di oltre il 10%, evento che si verifica solo durante le guerre e non può certo essere ricondotto a una questione congiunturale. La finanziaria che stiamo per chiudere va in direzione di un piano di risparmi e di tagli alla spesa che eviterà di incidere sulla carne viva della regione e in particolare sulla domanda di occupazione. Se vogliamo evitare tagli orizzontali dobbiamo ripartire dalla responsabilizzazione della pubblica amministrazione. Per questo chiedo ai direttori generali di operare come se fossimo a budget zero. Non sarà la soluzione definitiva, ma e’ l’unica condizione per presentarsi in modo credibile ai tavoli romani”.

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