“Io papà separato che oggi non riesco a fare festa”

di Redazione

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“Io papà separato che oggi non riesco a fare festa”

| martedì 19 Marzo 2013 - 12:07

giordano daniele

PALERMO, 19 MARZO 2013 – Quello che ti chiedo è il tempo di una poesia, quella che nostro figlio ha imparato per me.

La Festa del Papà mi provoca una smorfia nel viso che travesto da sorriso. Siamo in tanti, siamo troppi i genitori separati, padri all’anagrafe e buoni solo a fare i bonifici ma nessuno ha il coraggio di mettersi di traverso in quello che è il dramma familiare del secolo.

Io personalmente ho due figlie, le mie principesse. Ho sposato una donna straniera in barba al detto “moglie e buoi dei paesi tuoi”, l’ho fatto perché l’amavo e questo mi rendeva invincibile…

Ma io ora non sono niente, io sono il figlio e le mie figlie il padre che nonostante in due non arrivino a un metro e mezzo di altezza devono contrastare con una strega che credevano sconfitta dal principe di Biancaneve.

 

Riesco ad andare una volta al mese, dormo in un piccolo hotel, vado lì qualche ora prima di prenderle anche se spesso le ore diventano giorni se non mi sottometto ai continui ricatti, lì ho una borsa molto grande dove tengo degli oggetti che fanno sembrare quella stanza una casa. Faccio la spesa e mi invento una famiglia per due giorni.

Credo che in realtà cambi poco se ciò avviene tra ex coniugi di terre di diverse o della stessa città. Esiste un valore assoluto che è quello dei figli che hanno diritto di avere un padre e una madre e oggi il 19 marzo è la festa di quei figli e dei loro papà, oggi è il giorno in cui un sottile filo attraversa il mondo e unisce in una lacrima tutti i papà del mondo, oggi è il giorno in cui le mamme dovrebbero fare un passo indietro e magari non aspettare un altro anno per farne un altro.

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