“Pronto Campanella, passi a Sel?” Mistero sulla chiamata di Vendola

di Redazione

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“Pronto Campanella, passi a Sel?” Mistero sulla chiamata di Vendola

| martedì 19 Marzo 2013 - 10:07

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ROMA, 19 MARZO 2013 – È vero o non è vero che il leader di Sel Nichi Vendola ha chiamato il senatore siciliano del Movimento 5 Stelle, Francesco Campanella, per chiedergli di passare nella coalizione del centrosinistra? Era soltanto uno scherzo? A queste domande si cerca la risposta sui social network.

Il caso è scoppiato dopo la “denuncia” del senatore siciliano del Movimento 5 Stelle sul suo profilo di Facebook. “Mi ha chiamato Vendola. Mi ha fatto i complimenti per la mia scelta su Grasso – racconta Campanella – e mi ha manifestato disponibilità ad accogliermi nelle fila della maggioranza laddove Grillo mi cacciasse”.

Al centro del dibattito ancora l’incandescente polemica sul voto di alcuni senatori “grillini” per l’ex procuratore antimafia, Piero Grasso, eletto tra le fila del Pd e che ha conquistato, anche grazie alla “collaborazione” del Movimento 5 Stelle, lo scranno più alto di Palazzo Madama. “Sono offeso. Profondamente offeso. Offeso che una scelta etica sia stata scambiata per disponibilità all’inciucio, che una scelta difficile – continua Campanella – sia equivocata, come infedeltà ai propri impegni, che un attivista 5 stelle sia scambiato per un aspirante politico di professione”.

Ma il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà, principale alleato del Pd nella coalizione di centrosinistra alle scorse elezioni nazionali, smentisce seccato la notizia della presunta telefonata. E, anche lui, lo fa attraverso i social network, Twitter stavolta: “Sen. Campanella – scrive Vendola – farnetica di una mia telefonata x proporgli ingresso in #Sel. Appuri se è stato uno scherzo e mi chieda subito scusa“. E su Facebook aggiunge: “Altrimenti lo porterò in tribunale, dove dovrà risarcirmi per una diffamazione così ridicola e patetica. Non sono un venditore né un compratore di onorevoli senza onore”.

Ma le scuse non arrivano e sempre su Facebook, Francesco Campanella racconta la vicenda per filo e per segno: “Apprendo che l’onorevole Vendola dichiara di non avermi mai chiamato. Ho ricevuto da un numero privato lunedì 18 marzo una telefonata di una donna che mi chiedeva di potermi passare al telefono il presidente Vendola, dopodiché – spiega il senatore 5 stelle – al telefono ho parlato con un uomo con la stessa cadenza e le stesse caratteristiche di pronuncia che avevo sentito in televisione all’onorevole Vendola. Il contenuto della chiamata l’ho sintetizzato prima. […] Mi farebbe piacere essere sicuro che la telefonata fosse uno scherzo, né avrei piacere ad attribuire ingiustamente ad alcuno un comportamento politicamente scorretto. Purtroppo – conclude Campanella – non conosco il modo per verificarlo. Rimango a disposizione dell’onorevole Vendola, per i chiarimenti ulteriori che dovesse ritenere necessari”.

Se si fosse trattato di uno scherzo mediatico, probabilmente, a questo punto si sarebbe già scoperto. Resta la possibilità di uno scherzo privato, ipotesi che probabilmente non si potrà mai verificare. Oppure, la telefonata è partita veramente dall’entourage del presidente Vendola.

L’occasione è servita comunque al senatore a 5 Stelle Campanella per ribadire, in un momento in cui i “dissidenti” che hanno votato Grasso per l’elezione del presidente del Senato sono nell’occhio del ciclone, che i parlamentari del Movimento di Beppe Grillo “non sono in vendita”.

 

“Non ho un cartellino del prezzo da cercare e quindi -conclude Campanella – signori politici astenetevi dalle brutte figure. PS: lasciate i pace i miei amici del Movimento. Non troverete aiuto presso di noi”.

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