Ars in vacanza, è polemica. Forzese critica Ardizzone: “E il ddl sulle preferenze di genere”?

di Redazione

» Politica » Ars in vacanza, è polemica. Forzese critica Ardizzone: “E il ddl sulle preferenze di genere”?

Ars in vacanza, è polemica. Forzese critica Ardizzone: “E il ddl sulle preferenze di genere”?

| giovedì 21 Marzo 2013 - 21:46

Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars

PALERMO, 21 MARZO 2013 – Potrebbe esserci una dimenticanza del presidente dell’Ars Ardizzone dietro lo stop deciso per i lavori d’Aula, lungo quasi venti giorni. Oppure un fraintendimento con il presidente della Commissione Affari istituzionali, Marco Forzese: “Non ha rispettato quanto abbiamo stabilito al vertice di maggioranza”.

“Ardizzone sapeva che la prima Commissione si sarebbe riunita oggi per prepare il disegno di legge sulla doppia preferenza di genere – spiega Forzese, del gruppo Democratici riformisti per la Sicilia – così da poterla portare in Aula per la discussione già martedì prossimo e dare un segnale importantissimo all’Italia intera, perchè l’approvazione di una legge come questa è un fatto unico”.

 

La lunga pausa annunciata ieri dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, dell’Udc, al termine della seduta fiume che ha portato all’approvazione della legge per l’abolizione delle Province, si concluderà il prossimo 8 aprile, ben oltre le festività pasquali. Uno stop che ha fatto infuriare Forzese e ha fatto storcere il naso anche ai parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle.

 

“Capisco che il presidente abbia voluto far lavorare le Commissioni, in particolare quella per il Bilancio – dice il capogruppo dei “grillini” Giancarlo Cancelleri – ma si sarebbe forse potuto pensare a una seduta intermedia, su una rubrica specifica, per lo svolgimento, per esempio, della normale attività ispettiva del Parlamento. Una decisione lungimirante che avrebbe potuto risparmiare ad Ardizzone e all’Assemblea nel suo complesso un bel po’ di polemiche, soprattutto dopo quelle che già erano arrivate per la sospensione dovuta alla campagna elettorale per le elezioni nazionali”.

 

Ma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana rimette tutti al proprio posto, e risponde soprattutto a Marco Forzese definendolo “un novello presidente che ancora non conosce il regolamento”. “Mi stupisce che ancora non sia a conoscenza dei meccanismi dell’Ars – continua Ardizzone – e non si renda conto che oggettivamente siamo fuori tempo massimo rispetto alla convocazione dei comizi elettorali per le prossime elezioni amministrative. Mi auguro – conclude il presidente dell’Ars – che per il futuro adotti un comportamento più istituzionale”.

 

Teoria, quella sui comizi elettorali, che non convince Forzese. “Ci rientriamo perfettamente nei tempi – dice – mi sono informato con gli uffici, quindi questa scusa non regge. Il presidente Ardizzone, che stimo molto, ha soltanto preso una decisione di testa propria, senza rispettare quanto si era detto nel vertice di maggioranza. Chiederò, pertanto, al prossimo incontro con gli alleati di riaprire l’Aula per varare il ddl sulla doppia preferenza di genere, sulla riforma elettorale e l’abolizione delle commissioni consiliari e dei rimborsi, al costo di chiedere al governatore Rosario Crocetta di differire di quindici giorni la data delle amministrative di maggio“.

 

Al centro della polemica, dunque, l’impossibilità di portare in Aula il più presto possibile il testo di legge approvato oggi all’unanimità dalla Commissione regionale legislativa Affari istituzionali che introduce la doppia preferenza di genere per le elezioni amministrative. In pratica, gli elettori potranno esprimere una doppia preferenza, ma soltanto se indicheranno un uomo e una donna; se voteranno due candidati dello stesso sesso, varrà esclusivamente il primo nome.

 

“Si tratta di un’altra importante riforma – aggiunge Forzese – e sono molto soddisfatto dell’ottimo lavoro fatto oggi in Commissione. Chiederò immediatamente al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, su richiesta dell’intera Commissione, di convocare per martedì prossimo l’Aula per esaminare a Sala d’Ercole il ddl, di cui sarà relatrice la deputata Alice Anselmo. Sarà poi cura della maggioranza e dei capigruppo valutare anche l’inserimento, nello stesso testo, delle nuove norme per l’elezione del sindaco. Tale eventualità, senz’altro innovativa ed a mio avviso giusta, comporterebbe però il rinvio di qualche settimana delle amministrative previste a maggio”.

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha già dichiarato che “abolite le Province, c’è la necessità di discutere in modo prioritario la legge sul doppio voto di genere e la legge sulle incompatibilità, provvedimenti chiave sul piano della trasparenza e delle riduzione della spesa”.

 

Intanto, soddisfazione è stata espressa dalle parlamentari regionali siciliane del Partito democratico, Mariella Maggio, Antonella Milazzo, Marika Cirone e Concetta Raia. “Oggi, in commissione Affari istituzionali abbiamo fatto un grande passo in avanti per l’approvazione del disegno di legge che introduce la doppia preferenza di genere nelle elezioni amministrative dell’isola. Questa norma – scrivono in una nota – porrebbe la Sicilia all’avanguardia sul terreno delle pari opportunità”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820