PALERMO, 23 MARZO 2013 – Il Comune scende in campo contro il malfunzionamento del Coime, la struttura comunale che, con i propri operai, si occupa delle manutenzioni del patrimonio comunale e dei servizi nei parchi cittadini. Il sindaco Leoluca Orlando ha disposto oggi un’indagine interna per verificare l’organizzazione delle attività. E per stanare gli “imboscati”.
L’attenzione dell’amministrazione era già puntata sulla struttura. Oggi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: alcuni cittadini hanno trovato chiuso l’ingresso da via Basile del Parco Cassarà. Quando si sono presentati all’altra entrata è stato detto loro che, per disposizione del sindaco, i cancelli erano chiusi per carenza di personale. Chi ha risposto però non aveva messo nel conto che il suo interlocutore avrebbe alzato il telefono e parlato direttamente con Orlando, raccontando l’accaduto. E Orlando, dicono i bene informati, si sarebbe proprio infuriato.
“È inammissibile – afferma Orlando – che si accampino scuse di qualsivoglia natura per coprire la disorganizzazione e i ritardi di una struttura fondamentale per i servizi ai cittadini. L’ho detto e lo ribadisco: se qualcuno pensa che a Palermo possa continuare la vecchia musica, ha sbagliato e sbaglia di grosso, assumendosene le conseguenze”.
Già ieri, nel disporre che con estrema urgenza si provveda alla manutenzione di immobili del Comune e in altri edifici confiscati alla mafia da destinare ad alloggi per le famiglie senza casa, il sindaco aveva chiaramente detto che non sarebbero stati tollerati ritardi di alcun tipo da parte del Coime, indicando come eventuale conseguenza la “revoca dell’incarico del Dirigente”.
