PALERMO, 27 MARZO 2013 – Ha dovuto pensarci ventiquattr’ore, sbollire un po’ e fare calmare, almeno in parte, le acque. E oggi arrivano le scuse del presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo le dichiarazioni dell’assessore Franco Battiato che ieri aveva parlato di “troie in Parlamento”.

Con una nota Crocetta fa sapere di avere inviato “le scuse del governo siciliano per le affermazioni, certamente non istituzionali ed offensive, dell’artista Franco Battiato nei confronti dei parlamentari italiani”.

L’artista Franco Battiato e non l’assessore Franco Battiato, dice Crocetta, quasi a prendere le distanze. E non è detto che la polemica non vada oltre, creando un caso anche dentro il governo. A leggere la nota sembrano ben lontani i tempi dei sorrisi e delle strette di mano fra il governatore e l’assessore al Turismo.

Crocetta non risparmia affatto Battiato: “Quando si sta nelle istituzioni – continua il governatore – queste si rispettano e si rispetta la dignità delle istituzioni medesime e, nel caso di Battiato, sicuramente si è andati ben oltre e si è violato il principio della sacralità delle stesse.

Poi un passaggio per sottolineare l’importanza delle istituzioni e il senso di appartenenza ad esse: “Siamo orgogliosi – dice – di appartenere al popolo italiano e di avere un Parlamento, l’espressione della sovranità del popolo e della partecipazione dei cittadini alla vita democratica. Quando si offende il Parlamento, si offende tutto il popolo italiano e ciò non è consentito a nessun componente delle istituzioni. Mi dispiace veramente molto, sono addolorato”.

“Il Parlamento in questo momento – continua Crocetta – è rappresentato da figure come Laura Boldrini e Piero Grasso, impegnati nel profondo per rinnovare il Paese e all’interno del Parlamento ci sono uomini e donne – conclude Crocetta – che cercano di trovare una soluzione in una fase drammatica della vita economica, politica e sociale”.