Metà Italia vuole tornare al voto. È Renzi il candidato premier preferito

di Redazione

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Metà Italia vuole tornare al voto. È Renzi il candidato premier preferito

| venerdì 29 Marzo 2013 - 14:54

Matteo Renzi

PALERMO, 29 MARZO 2013 – Più della metà degli italiani vuole tornare alle urne. Ma anche stavolta, secondo le previsioni sulle intenzioni di voto dell’Istituto di ricerca Swg, potrebbe ripresentarsi una situazione di sostanziale parità: il Pdl primo partito con il 26,2 per cento dei consensi, di pochissimo sopra il Pd, al 26 per cento. Vola invece nel gradimento degli italiani Matteo Renzi, che ben il 66 per cento della popolazione vorrebbe a capo della coalizione di centrosinistra. 

Soltanto il 10 per cento degli elettori, infatti, confermerebbe nel ruolo di leader della coalizione Pier Luigi Bersani. Nel dettaglio, tra gli elettori del Pd, il sindaco di Firenze piace al 61 per cento. Renzi, inoltre, è molto apprezzato anche dagli elettori di centrodestra (71 per cento) e del Movimento 5 Stelle (68 per cento), confermando la capacità – che molti gli riconoscono – di attrarre voti oltre il recinto del centrosinistra. Sale di 2 punti la fiducia nel leader del Pdl, Silvio Berlusconi, al 26 per cento (pari al gradimento del Pdl, un dato che la dice lunga sulla sovrapposizione di partito e suo leader), mentre diminuisce di un punto quella in Mario Monti, che si attesta oggi al 19 per cento.

Secondo i dati raccolti da Swg, il Pdl sale di due punti in una settimana e diventa primo partito nelle intenzioni di voto con il 26,2 percento di consensi, mentre scende di quasi mezzo punto (-0,4 per cento) il Pd, al secondo posto con il 26 per cento. Rispetto a sette giorni fa perde consensi anche Scelta Civica (-1,1per cento) che scende al 6,8 percento, mentre guadagna più di mezzo punto la Lega Nord. In salita anche Sel e Udc, in lieve calo invece Rivoluzione civile (-0,2 per cento). Resta pressoché stabile, infine, Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale.

In forte calo il Movimento 5 Stelle (-2,1 per cento), che perde il suo primato e scivola in terza posizione con il 24,8 per cento, per la prima volta sotto la soglia raggiunta alle elezioni di febbraio. “C’è un po’ di disorientamento – spiega Roberto Weber, presidente di Swg – nell’elettorato del Movimento 5 Stelle. Non c’è compattezza”. Secondo più della metà degli italiani (60 per cento) rifiutare ogni ipotesi di governo fa perdere voti al Movimento 5 Stelle, ma esattamente la stessa percentuale degli elettori “grillini” è convinta che il “no” fa invece guadagnare consensi.

Inoltre, per il 35 per cento della popolazione Giorgio Napolitano dovrebbe restare al Colle per un secondo mandato. Ad essere favorevole ad un nuovo mandato per Napolitano è oltre la metà degli elettori di centrosinistra (54%) contro il 24 per cento di quelli di centrodestra. Un elettore su 4 del Movimento 5 Stelle, infine, è d’accordo con un “bis”.

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