Sannino sfida la Juventus: “Non faccio calcoli, voglio solo i punti”

di Redazione

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Sannino sfida la Juventus: “Non faccio calcoli, voglio solo i punti”

| sabato 04 Maggio 2013 - 09:58

Sannino Giuseppe

PALERMO, 4 MAGGIO 2013 – Il Palermo arriva alla sfida con i bianconeri con qualche assenza, qualche dubbio e numerosi diffidati. Mentre la Juventus fortifica le proprie certezze, il Palermo dovrà invece fare i conti con le sue insicurezze: l’attacco è la maggiore incognita, viste le condizioni sotto la media di Ilicic e Miccoli.

 

Per la prima volta in questa stagione, il tecnico Giuseppe Sannino dovrà fare a meno di Morganella, prontamente sostituito da Nelson. Sorrentino tra i pali e di fronte confermata la difesa che si è comportata bene contro l’Inter: Donati al centro, con Von Bergen e Aronica ai lati. Il centrocampo è il fiore all’occhiello delle ultime settimane, con l’inamovibile Rios a inseguire ogni pallone, affiancato da Barreto e Kurtic.

 

Miccoli? Gli allenamenti in settimana lo hanno visto impegnato in prestazioni non all’altezza, ma tutti sanno che il capitano rosanero è fondamentale in queste gare e quindi la speranza è che possa entrare in campo e giocare. Il terminale più offensivo potrebbe, all’ocorrenza, essere affidato ad uno tra Dybala e Boselli, perché Ilicic è ancora alle prese con la pubalgia ed Hernandez non è ancora pronto per restare in campo 90 minuti.

 

La Juventus giocherà con lo stesso modulo delle ultime giornate: un 3-5-1-1 che non concede punti di riferimento. Giocatori abbastanza imprevedibili che faranno del loro stadio, il fattore decisivo per vincere questa partita, e questo campionato.

 

Numeri. Sono quelli che contano in questo momento della stagione. Un punto per vincere un campionato, un punto che farebbe comodo a tutto il mondo rosanero per non perdere troppi colpi rispetto alle avversarie con impegni meno proibitivi.

 

Ma non parlate di matematica al tecnico Sannino che vuole pensare solo al calcio giocato e non a quello previsto statisticamente.

 

“Non sono bravo con la matematica e a me i calcoli non servono, mi occorrono i punti“. Giuseppe Sannino è chiaro. Il Palermo si deve salvare e la sua educazione al lavoro gli impone di giocare ogni partita come se fosse una finale.

 

L’allenatore del Palermo però non nasconde le difficoltà della sfida alla squadra più forte d’Italia e al suo allenatore Antonio Conte.

 

“Lo dico con dispiacere, ma purtroppo so che il mio avversario non lascerà niente al caso, che disputerà la prossima gara con la massima determinazione e che non cercherà il pareggio, anzi…”.

 

Sannino e Conte, due strade che si intersecano ancora una volta. Conte vinse il campionato di Serie B col Siena, prima di lasciare la gestione a Sannino: “Conte mi lasciò una squadra educata e rispettosa. Ricordo che i giocatori non chiedevano altro che lavorare, quella era educazione al lavoro”.

 

Sul momento positivo della sua squadra, l’allenatore del Palermo ha un’opinione precisa. “Qualcosa è cambiato. Io sono lo stesso e certamente non sono stato io a cambiare la mentalità di questo Palermo. Il merito è dei giocatori stessi. Se avessimo iniziato la stagione con queste motivazioni, forse avremmo avuto un destino diverso“.

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