DIETA: Donne, occhio alla cellulite. Cosa fare per combatterla: i consigli dell’esperto

di Redazione

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DIETA: Donne, occhio alla cellulite. Cosa fare per combatterla: i consigli dell’esperto

| venerdì 17 Maggio 2013 - 21:52

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PALERMO, 18 MAGGIO 2013 – La cellulite è un problema diffuso che colpisce un gran numero di donne (circa 8 su 10): giovani e mature, grasse e magre, alte, basse, modelle e commesse. La cellulite può derivare da una predisposizione familiare ed è considerata la malattia femminile per eccellenza.

 

E’ legata agli ormoni femminili, gli estrogeni, che favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo. Interessa principalmente cosce, glutei, ginocchia, caviglie. A volte presenta un carattere ereditario e compare generalmente dopo la pubertà, con accentuazione e recrudescenza durante la gravidanza e la menopausa. Molto più spesso la causa dipende da uno stile di vita sbagliato.

Le cause sono varie, dalla dieta scorretta alla sedentarietà, dallo stress al tipo di abbigliamento che indossiamo: indumenti troppo stretti o tacchi troppo alti bloccano la circolazione. 

La prevenzione inizia sulla tavola con un corretto stile di vita, un’alimentazione equilibrata ed adeguata. Stipsi e ritenzione idrica sono, infatti, due tipici segnali di un insufficiente e scorretto esercizio fisico associato ad un’alimentazione scorretta. E’ fondamentale, dunque una corretta “educazione alimentare”, non solo riguardo alla quantità ma anche riguardo alla qualità, sia che si debba mantenere il peso corporeo, se giusto, sia che si debba dimagrire con una dieta ipocalorica.

 

È fondamentale assumere molta acqua durante la giornata. Contrariamente a certi luoghi comuni, è sempre consigliabile consumare molta acqua. Un litro e mezzo al giorno è la quantità minima da assumere, magari lontano dai pasti per non diluire i succhi digestivi, permettere una buona diuresi e un’eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto. Occorre ridurre l’assunzione di sodio che il nostro organismo assume principalmente sottoforma di cloruro (il sale da cucina). Il sodio trattiene acqua all’interno dei tessuti impedendo il corretto scambio di liquidi tra la cellula e l’esterno.

 

In linea generale, una dieta equilibrata è in grado di garantire il fabbisogno giornaliero di sodio, rinunciando ad aggiungere sodio. Se è complicato rinunciare ai sapori “forti” si possono seguire altri consigli come: evitare i cibi in scatola; optare per cotture semplici (vapore, griglia); consumare frutta ricca di vitamina C e sostanze antiossidanti; consumare più verdure, che saziano e sono poco caloriche; prestare attenzione alle etichette nutrizionali degli alimenti; evitare cibi salati quali salumi, formaggi grassi e fermentati, fritti, scatolame, bevande dolcificate, succhi di frutta con sciroppo, alcolici, cioccolato, caffè, the forte; bere molta acqua non gasata (scegliere quelle povere di sodio).

Nello scegliere gli alimenti da consumare nella dieta bisogna prestare attenzione a quelli che favoriscono il ristagno e gonfiano i tessuti. Banditi gli eccessi di caffè, di cioccolato e di bevande alcoliche poiché affaticano il fegato impedendo di espellere le sostanze di rifiuto. Da preferire invece gli alimenti freschi, ricchi di vitamine e sali minerali ad alto contenuto di fibra, vitamina C, E e potassio.

 

Frutta e verdura, (finocchi, indivia, sedano, carciofi, asparagi, carote, arance, kiwi, pompelmo, prugne fresche, albicocche e pesche) sono quindi da consumare in grandi quantità. Molto consigliati anche mirtilli e frutti di bosco e di sottobosco. Tutta la frutta ricca di acqua come anguria, melone, fragole ha azione diuretica e ancora di più quella con alto contenuto in potassio come albicocca, ananas, ribes, ciliegia.

 

Tra gli alimenti ricchi di potassio suggeriamo piselli, patate, lenticchie, cipolla (soprattutto cruda), che hanno proprietà diuretiche, facilitando l’eliminazione dei liquidi in eccesso e delle sostanze di rifiuto. Inoltre il loro apporto di fibra fa aumentare la velocità del transito intestinale, facilitando l’evacuazione delle scorie alimentari, riducendo l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi, senza disturbare l’utilizzazione delle proteine e degli oligoelementi.

 

La pillola, spesso ritenuta causa di ritenzione idrica, in realtà non provoca un particolare accumulo dei liquidi nell’organismo. Le persone che svolgono una moderata e costante attività fisica, mangiano in modo equilibrato, non fumano e non eccedono con gli alcolici difficilmente soffrono di ritenzione idrica. Camminare, salire le scale, saltare e correre sono alcuni dei movimenti consigliati per mantenere la muscolatura tonica ed elastica, attivare la circolazione e aumentare la frequenza cardiaca.  

 

La ginnastica più utile è l’aerobica. Anche il nuoto è utile per tonificare i muscoli, stimolare la circolazione e sfruttare l’effetto dell’idromassaggio indotto dai movimenti del corpo nell’acqua. Bicicletta e cyclette, corsa, ginnastica a corpo libero e step sono altri sport altrettanto efficaci nel contrastare la cellulite. Mezz’ora al giorno è il tempo ideale per impegnarsi in una di queste attività e mantenersi in forma.

Illudersi che la cellulite scompaia da sola o che possa essere debellata con diete drastiche e tanta attività fisica è una chimera di cui non fidarsi. Al contrario, la battaglia va combattuta su più fronti e con tanto impegno

 

*dietista, consigliere regionale dell’Associazione Italiana di dietologia e nutrizione clinica

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