Traffico internazionale di stupefacenti: arresti a Catania. LE FOTO

di Redazione

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Traffico internazionale di stupefacenti: arresti a Catania. LE FOTO

| mercoledì 29 Maggio 2013 - 07:06

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CATANIA, 29 MAGGIO 2013 – Avrebbero spacciato droga sull’asse Spagna-Napoli-Catania. Una banda di presunti trafficanti internazionali di stupefacenti è stata sgominata nell’ambito dell’operazione “Bisonte II” della squadra mobile etnea.

 

Diciassette arresti sono stati effettuati tra Catania, Caserta, Napoli, Modena e Perugia. I reati contestati, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Per alcuni c’è l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’associazione mafiosa del clan Cappello-Bonaccorsi. L’indagine è stata coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania.

 

In manette sono finiti Antonino Aurichella, pregiudicato di 33 anni, Domenico e Santo Querulo, 44 e 35 anni, entrambi domiciliati a Carpi, in provincia di Modena (nella foto da sinistra a destra), Antonio Carbone, 50 anni, pregiudicato domiciliato a Napoli, Rocco Saverio Lo Sasso, 64 anni, domiciliato a Napoli, detto “Malboro”, Federico Sepe, 37 anni, Gianpaolo Chianese, 33 anni, ed Errico Di Palma, 29 anni, entrambi domiciliati a Napoli, Gaetano Bagnato, 30 anni, Giuseppe Bosco, 35 anni, Gennaro Daniele, 34 anni, domiciliato a Napoli, Maurizio Feleppa, 53 anni, domiciliato a Napoli, Concetto Anthony Gagliano, 23 anni, Antonino Parisi, 42 anni, e Giuseppe Soriato, 41 anni, entrambi domiciliati a Napoli.

 

Le indagini sono partite nel marzo del 2009 in seguito alle dichiarazione del collaboratore di giustizia Vincenzo Fiorentino, ed hanno consentito di individuare un ingente traffico di cocaina sull’asse Napoli – Catania, che sarebbe stato organizzato nella cittadina etnea da Antonino Aurichella e, successivamente al suo arresto, gestito dai fratelli Santo e Domenico Querulo, mentre in terra campana da Antonio Carbone.

 

La droga immessa nel mercato catanese, secondo quanto comunicato dai carabinieri, veniva principalmente importata dai trafficanti campani dalla Spagna, terra dove Carbone ed altri si sono recati dal 23 ottobre all’11 novembre 2009, per provvedere all’acquisto di partite di stupefacente. I catanesi successivamente raggiunsero l’accordo di portare la droga dalla Spagna direttamente a Catania al prezzo di 42 – 43.000 euro al chilo senza passare da Napoli, per evitare il pagamento ai “cartelli” di camorra napoletani. In particolare, le indagini hanno permesso di scoprire che, dal 22 ottobre 2009, e fino al marzo 2010, il traffico delle sostanze stupefacenti veniva gestito dai fratelli Querulo, che si avvalevano di Giuseppe Bosco per finanziare gli illeciti investimenti.

 

A seguito delle indagini, il 18 giugno del 2009 è stato individuato ed arrestato un corriere del gruppo, Rocco Saverio Lo Sasso, detto “Malrboro”, il quale, fermato presso il casello autostradale di San Gregorio (CT), trasportava a bordo di un autoarticolato 30 panetti di cocaina, del peso complessivo lordo di oltre 30 kg, nonché 4 pistole semiautomatiche cal. 7,65. L’operazione, denominata “Bisonte”, portò anche al fermo di Aurichella, Carbone e di Federico Sepe Federico.

 

Dopo l’arresto dei tre soggetti partenopei, Gianpaolo Chianese, già identificato attraverso le intercettazioni, è stato “inviato” a Catania su disposizione di Carbone per concordare con i componenti della frangia catanese l’eventuale recupero di parte del denaro relativo alla sostanza stupefacente sequestrata in occasione dell’operazione “Bisonte”, oltre che per recuperare il denaro relativo ad un’altra partita di droga verosimilmente consegnata ai catanesi appena 15 giorni prima. Chianese avrebbe incontrato a Cataniaalcuni esponenti dell’organizzazione, a cui avrebbe consegnato una ulteriore scheda “citofono”, per consentire dei contatti “sicuri”da effettuarsi tramite scambio di sms.

 

Nell’ambito dell’operazione in casa di Giuseppe Bosco sono stati rinvenuti e sequestrati 1.620 chili di cocaina e la somma di  42.965 euro. Bosco è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Attualmente due indagati sono irreperibili e sono attivamente ricercati.

 

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