Migranti, il Garante per l’infanzia lancia l’allarme: “Nei barconi migliaia di minori senza genitori”

di Redazione

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Migranti, il Garante per l’infanzia lancia l’allarme: “Nei barconi migliaia di minori senza genitori”

| martedì 18 Giugno 2013 - 13:35

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PALERMO, 18 GIUGNO 2013 – La Sicilia vive una nuova emergenza nascosta fra le pieghe degli sbarchi di migranti, ripresi in modo massiccio in queste ore, complice il bel tempo.

 

Si tratta dell’arrivo di migliaia di minori non accompagnati cher una volta giunti sul nostro territorio si trovano in una situazione particolarmente a rischio. Non possono essere trattenuti nelle strutture dove si trovano gli altri migranti e non sempre riescono a ricongiungersi con familiari che si trovano già Italia ma che a volte hanno ancora lo status di clandestini.

 

Una situazione critica sottolineata oggi in Prefettura a Palermo dal Garante nazionale per l’Infanzia, Vincenzo Spadafora. “Chiederò al Governo Letta – ha detto – un tavolo per un fondo speciale per le comunità di accoglienza della Sicilia, la regione più coinvolta nel fenomeno dei minori stranieri non accompagnati”.

“A Lampedusa – ha spiegato – su mille immigrati arrivati nelle ultime ore, quasi cento sono minorenni non accompagnati. Non ci sono gli spazi per farli restare lì e non è giusto che vi restino. Aiuteremo la Questura di Agrigento, soprattutto per il collocamento di questi ragazzi in altre comunità della Sicilia o di altre regioni. Abbiamo bisogno per che il Governo nazionale finanzi i Comuni per garantire alle comunità di restare aperte”.

Il garante ha anche parlato dello ius soli, la possibilità di diventare cittadino italiano nascendo sul nostro territorio: “Il Paese reale è più avanti della politica. Mentre si discute, nei fatti i ragazzi italiani hanno superato il problema accogliendo i loro coetanei stranieri. Spero in Parlamento nel corso della legislatura ci siano le condizioni per definire le regole di qualcosa che di fatto nel nostro Paese già avviene, perché l’integrazione è già qualcosa che vedo”.

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