Siria, rapito giornalista spagnolo

di Redazione

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Siria, rapito giornalista spagnolo

| martedì 24 Settembre 2013 - 11:02

siria combattenti

ROMA, 24 SETTEMBRE 2013 – Il suo ultimo articolo per il “Periodico” titolava «Obama habla, pero no hace nada»: era il 2 settembre, dopo quella data di Marc Marginedas non si é saputo più nulla.

Il 4 settembre il giornalista spagnolo stava andando in Siria e viaggiava in macchina insieme al suo autista prima di essere fermato ad un posto di blocco da un gruppo di ribelli nei pressi della citta’ di Homs, nell’ovest della Siria. Dopo quella data si sono perse le sue tracce.

Il Periodico ha dichiarato che l’obiettivo del suo viaggio era quello di informare sui preparativi siriani e indagare al tempo stesso sull’attacco chimico avvenuto il 21 agosto a Damasco.

In uno degli ultimi articoli inviati per la edizione online del quotidiano, il corrispondente aveva già informato circa il pericolo verso cui stava per andare incontro. Marginedas spiegava infatti come rispetto al viaggio precedente – avvenuto il 4 aprile – la situazione fosse nettamente peggiorata. “Da qui a Sarmada ci sono molti controlli nelle mani di islamisti. Gli islamisti si mostrano diffidenti nei confronti degli stranieri ed è meglio non sapere chi sei ” dissero al corrispondente spagnolo.

In quest’ultima settimana un forum yadhista ha pubblicato un appello in cui si invita a “catturare tutti i giornalisti, identificare e registrare attrezzature utilizzate”. Una situazione che lancia l’allarme circa il sospetto di un possibile sequestro di Marginedas e che pone l’accento ancora una volta sulle difficoltà che vivono gli inviati di guerra.

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