Ciclismo: le accuse di Squinzi, patron Mapei | “Troppo doping, non si può competere”

di Redazione

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Ciclismo: le accuse di Squinzi, patron Mapei | “Troppo doping, non si può competere”

| giovedì 06 Febbraio 2014 - 13:02

Troppo doping nel ciclismo. L’ennesima accusa a uno degli sport di più grande tradizione, falcidiato dalle inchieste e dalle rivelazioni che hanno coinvolto i più grandi campioni, arriva da Giorgio Squinzi, proprietario della Mapei che per anni ha sponsorizzato l’omonima squadra.

“Ho smesso di sponsorizzare la Mapei perché c’era troppo doping nel ciclismo – ha detto l’attuale leader di Confindustria a “Mix 24″ su radio 24 -. Noi lo avevamo denunciato, avendo puntato la nostra visione sportiva per uno sport senza scorciatoie, nel pieno dell’era Armstrong, e ad un certo punto abbiamo ritenuto che era inutile rimanere, era impossibile competere. E soprattutto, il fatto che noi denunciassimo il doping, era stato anche biasimato e minacciato anche di punizioni da parte delle autorità ciclistiche internazionali”.

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