Anche la ricerca scientifica arriva sul palco di Sanremo. Durante la prima serata della 64esima edizione del Festival della canzone italiana, sul palco ci sarà anche lo scienziato italiano Telethon, Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (TIGET).
A lui si deve infatti lo sviluppo dei primi vettori lentivirali ibridi derivati dal virus Hiv responsabile dell’Aids che sono stati impiegati nella prima sperimentazione di terapia genica al mondo per la cura di due rare malattie genetiche considerate incurabili prima di questa scoperta: la leucodistrofia metacromatica e la sindrome di Wiskott-Aldrich.
Non è la prima volta di Telethon a Sanremo. Già nel 1999, sempre per volere di Fabio Fazio, a salire sul palco era stato Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina nel 1975, che decise di devolvere il compenso della sua partecipazione a favore della fondazione dell’Istituto Telethon Dulbecco, il programma di carriere che promuove il rientro in Italia di giovani ricercatori.
Ad oggi, Telethon ha investito in ricerca oltre 394 milioni di euro, finanziando 2477 progetti di ricerca che hanno prodotto oltre 9380 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e che hanno permesso di portare avanti lo sviluppo di 27 diverse strategie terapeutiche per 25 malattie genetiche rare.
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