Palermo continua a crollare e ad essere a rischio sono soprattutto le scuole. L’emergenza dilaga: i vigili del fuoco hanno chiuso ieri, dopo la caduta di calcinacci, quattro aule della scuola materna ed elementare Collodi di via Briuccia succursale, dell’istituto comprensivo De Gasperi. Nella sede centrale però non va meglio, da 3 mesi infatti 75 alunni non hanno più una classe e fanno lezione nei corridoi. Anche qui, i soffitti rischiano di crollare a causa di infiltrazioni di acqua.

“Così non si può continuare”, dichiara la preside Maria Giovanna Granata, anticipando che chiederà un nuovo sopralluogo ai vigili del fuoco per verificare le condizioni di sicurezza dei bimbi costretti a studiare negli spazi comuni, in un surrogato di aula creato con dei pannelli divisori “e in una situazione di disagio non indifferente”. La scuola è stata inserita in un piano generale di rifacimento dei solai degli istituti scolastici palermitani. Alla preside non resta che allargare le braccia, augurandosi “che i lavori finiscano entro l’estate”.

Il Comune rassicura: è vero, l’edilizia scolastica è in ginocchio, ma la colpa sarebbe degli amministratori precedenti che per anni se ne sono disinteressati (una versione già sentita). Per portare a termine gli interventi di manutenzione ci vuole tempo e pazienza.

Lo ha detto anche l’assessore alla Scuola, Barbara Evola, intervenuta la scorsa settimana dopo il crollo di parte dell’intonaco della scuola Marinella Bragaglia che ha provocato il ferimento – in modo lieve, per fortuna – di 4 bambini. Lo ha ribadito anche l’assessore regionale all’Istruzione, Nelli Scilabra, nella stessa occasione, parlando di 100 milioni di euro per gli istituti scolastici siciliani.

Intanto gli alunni della scuola De Gasperi hanno, pur senza volerlo, dei compagni di disavventura. Da ieri infatti, i bimbi della materna che frequentano la Collodi sono ospiti della sala mensa. E chissà per quanto tempo ancora dovranno restarci.