L’orrore delle guerre in Medio Oriente colpisce dritto nel cuore dell’America. Gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico, che da fine giugno hanno imposto un regime in parte dell’Iraq e della Siria, hanno diffuso un video sconvolgente dal titolo “Messaggio all’America”. Nelle immagini, si vede la crudele e insensata fine del reporter James Foley, freelance di Boston, quarantenne, rapito in Siria a fine 2012.
La decapitazione di James Foley viene diffusa via web, su Youtube, e sono in pochi, quattrocento utenti circa, a vedere le immagini terrificanti. Nel video Foley è in ginocchio, indossa una tuta arancione simile a quelle indossate dai prigionieri di Guantanamo. Alle sue spalle un uomo vestito di nero. Qualche momento dopo il corpo di James Foley è senza vita e ha la testa insanguinata poggiata sul grembo.
(ATTENZIONE: Le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità)
Questa è quella che gli jihadisti definiscono la prima risposta ai raid aerei decisi da Barack Obama. Nel video compaiono delle scritte in inglese e in arabo che chiariscono la posizione dell’Is: i raid hanno portato gli Usa “su una superficie scivolosa verso un nuovo fronte di guerra contro i musulmani”.
Il messaggio è diretto al presidente a stelle e strisce, Nobel per la pace 2009: “Qualsiasi tuo tentativo, Obama, di negare le libertà e la sicurezza ai musulmani sotto il califfato islamico porterà alla carneficina della tua gente”. Nel video, prima della decapitazione, Foley stesso si rivolge ai suoi cari e accusa gli Usa e Obama sono i responsabili della sua morte. Le ultime parole del reporter, prima di essere decapitato un coltello.
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La furia dell’Is si scaglierà ancora su uno statunitense: l’annuncio parla chiaro. La prossima vittima sarà un altro reporter: presentato come Steven Hoel Sotloff, sarebbe un corrispondente del Time, disperso dall’agosto del 2013 in Libia. Gli jihadisti avvertono: “Dipende dalle prossime decisioni di Obama”.
La violenza cieca dei terroristi dell’Isis intanto mette in evidenza l’incapacità dell’amministrazione Obama di gestire l’eredità minata e controversa del governo di Bush Jr. Le immagini choc della morte di James Foley sono state cancellate da Youtube, che ha rimosso il video. La prima reazione Usa arriva dal Consiglio per la sicurezza nazionale: “L’intelligence Usa sta lavorando per determinare l’autenticità del video postato dall’Isis sulla decapitazione di James Foley” ha detto la portavoce, Caitlin Hayden. Se quelle immagini fossero autentiche “saremmo inorriditi dall’uccisione brutale di un giornalista americano innocente”.
E alla fine arriva la conferma dalla stessa Hayden: il video dell’orrore è autentico. La Casa Bianca sta chiedendo a tutti i social network di fermare la diffusione delle immagini integrali. Barack Obama ha parlato in una stringata conferenza stampa, ricordando Jim e chiarendo la posizione degli Usa: “Continueremo ad agire contro l’Isis schierandoci al fianco degli altri popoli. Non c’è religione che insegna a massacrare gli innocenti. L’Isis non dà nessun valore agli esseri umani. Dicono di essere in guerra con gli Usa e con l’Occidente ma in realtà terrorizzano i loro vicini”.
Secondo la stampa statunitense, il Pentagono starebbe già studiando un piano per inviare in Iraq un piccolo contingente. Le truppe , secondo le indiscrezioni, saranno composte fa circa 300 militari.