Vaccino antinfluenzale, aumentano i casi sospetti | Lorenzin: “Ci sono stati ritardi nelle segnalazioni”

di Redazione

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Vaccino antinfluenzale, aumentano i casi sospetti | Lorenzin: “Ci sono stati ritardi nelle segnalazioni”

| sabato 29 Novembre 2014 - 07:47

Sono salite a 11 le morti sospette di anziani dopo la vaccinazione con l’antinfluenzale Fluad. Il macabro contatore delle nuove segnalazioni era partito ieri con il primo alert dell’Aifa che contava tre casi. In serata il bilancio si è aggravato aggiungendo alle prime altre otto segnalazione provenienti da tutta Italia.

Due lotti del vaccino (142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale della Novartis Vaccines) sono stati bloccati già venerdì dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Si tratta in tutto di 500mila dosi, distribuite in 12 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana) ma solo nelle Asl e non in farmacia. Ma l’Aifa non esclude il ritiro di altri lotti, dato che le nuove segnalazioni di casi sospetti riguardavano persone che erano state vaccinate con lotti di farmaci diversi.

E cresce la preoccupazione anche alla luce di una nuova segnalazione. Un uomo di 68 anni è morto nel Cuneese dopo la somministrazione dell’Agrippal, un vaccino antinfluenzale prodotto dalla Novartis diverso da quello ritirato per le morti sospette. Il caso, è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima a Regione Piemonte e autorità giudiziaria. La vittima, residente a Barge, è stato vaccinato giovedì in un ambulatorio pubblico di Cuneo. Era da tempo in cura per problemi circolatori ed era trattato con la somministrazione di farmaci anti-ipertensivi. Secondo quanto appreso, è morto ieri a causa di una aritmia cardiaca. I carabinieri del Nas, su disposizione della procura di Cuneo, hanno acquisito tutta la documentazione relativa al decesso. I Piemonte non sono presenti i vaccini influenzali Fluad temporaneamente sospesi e le vaccinazioni in ambulatori e Asl sono proseguite regolarmente. L’Agrippal è un vaccino prodotto sempre dalla Novartis, ma differente per formulazione e composizione da quello interessato dai provvedimenti cautelativi dell’Aifa.

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Si sottolinea comunque che al momento una relazione diretta vaccino-decessi non è provata e bisognerà attendere circa un mese per l’esito completo e definitivo delle analisi, in corso all’Istituto superiore di sanità (Iss). Le morti sospette riguardano tutti anziani: due a Siracusa, una a Termoli, uno a Lecce, uno a Parma, uno a Firenze, altri due a Prato e Como. Un uomo e una donna ultraottantenni, inoltre, sono deceduti a Roma. L’anziano deceduto a Parma, però, non era stato vaccinato con un campione del farmaco inserito nei lotti bloccati dall’Aifa.

“Non c’è una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti” ma “c’è una concordanza sospetta”, ha rilevato il direttore generale Aifa Luca Pani, sottolineando come ”l’incremento delle segnalazioni potrebbe essere dovuto alla fobia” legata alla mediaticità dell’evento. Ma certamente la preoccupazione cresce: ”Non escludiamo il ritiro cautelativo di altri lotti” perchè ”stanno arrivando segnalazioni e mi aspetto un numero adesso alto di casi”, ha avvertito il direttore generale Aifa. Ad ogni modo, sulla base dei primi dati, ha annunciato, ”non ci sono evidenze che ci sia una contaminazione del prodotto” e ”non ci sono stati difetti di produzione”.

Le istituzioni sanitarie, dall’Aifa all’Istituto superiore di sanità, raccomandano comunque la prosecuzione della campagna vaccinale antinfluenzale. E lo fanno anche i medici: a fronte dei decessi sospetti segnalati in queste ultimi due giorni, ha rilevato il presidente della Societa’ italiana di medicina generale, Claudio Cricelli, ”ricordiamoci che solo lo scorso anno per complicanze legate alla patologia influenzale sono morte in Italia più di 8mila persone e in Europa oltre 40mila”.

Anche l’Ema, l’agenzia europea per i medicinali, sta indagando sulle morti sospette legate alla somministrazione di alcuni lotti del vaccino Fluad. E’ quanto emerge da una nota diffusa dalla stessa agenzia. “L’Agenzia europea per i medicinali (Ema), sta lavorando con l’ agenzia italiana del farmaco (Aifa) e altre autorità regolatorie del farmaco dell’Ue per indagare sulle cause di eventi avversi gravi, inclusi decessi, in un numero ridotto di pazienti anziani che avevano ricevuto il vaccino antinfluenzale Fluad” si legge nella nota.

La questione sarà discussa dal comitato di farmacovigilanza e valutazione del rischio, un organismo scientifico che riunisce gli esperti europei sulla sicurezza dei medicinali, a partire da lunedì 1 dicembre si legge ancora nella nota, in cui si sottolinea che “gli Stati membri dell’Ue continuano con le loro campagne di vaccinazione antinfluenzale, in quanto l’influenza può causare malattie gravi o la morte soprattutto negli anziani e nelle persone con malattie croniche”.

“L’Oms stima che le epidemie influenzali annuali producano da 3 a 5 milioni di casi di malattie gravi in tutto il mondo e da 250.000 a 500.000 morti: i vaccini influenzali sono il modo più efficace per prevenire la malattia o le gravi complicanze che può causare” ricorda infatti Ema, specificando che “per la campagna di vaccinazione in corso, 4 milioni di dosi di Fluad sono state distribuite in Italia e nell’Ue il vaccino è stato anche distribuito, per la campagna 2014-2015, in Austria, Germania e Spagna”.

“Non c’è finora nessuna evidenza a suggerire un nesso di causalità tra il vaccino e gli eventi avversi riportati”: lo sostiene l’agenzia europea del farmaco Ema che ha aperto una indagine. “La sospensione è precauzionale, i test sui lotti sono in corso e vi è un’analisi dettagliata delle relazioni che arrivano dall’Italia”, si legge in una nota.

“Agiremo con estrema durezza qualora ci fossero dei riscontri verificati ma, non bisogna creare allarmismi prima che ci siano delle evidenze”, sottolinea il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin spiegando come non “c’è motivo perché ci sia panico, creando una psicosi si creano enormi danni alla salute”. Il ministro spiega poi che “le regioni sono responsabili della vigilanza sull’applicazione dei vaccini e devono informare tempestivamente sugli effetti delle vaccinazioni. In questo caso c’è stata una carenza molto forte da parte delle Regioni”. Ci sono stati “pesanti ritardi” nella comunicazione dei casi all’Aifa.

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