Il Mef: “L’economia ricomincia a correre” | Renzi: “100 mila nuovi posti di lavoro in un mese”

di Redazione

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Il Mef: “L’economia ricomincia a correre” | Renzi: “100 mila nuovi posti di lavoro in un mese”

| venerdì 30 Gennaio 2015 - 11:49

Istat e Governo concordano: l’economia italiana sta cominciando a correre. Il Mef ha commentato gli ultimi, positivi, dati Istat che sottolineano una “ripresa che sembra diffusa in tutte le aree del paese“. I dati ”hanno indicato un incremento del reddito a disposizione delle famiglie, non ancora trasformato in consumi. Ciò che è sembrato mancare a fine 2014 è proprio la scintilla di fiducia che trasforma il reddito disponibile in consumi”.

Dalle stime Istat emerge come il tasso di disoccupazione a dicembre risulti in forte calo. Si parla del 12,9% con una diminuzione di 0,4 punti (valore più basso da settembre) percentuali rispetto al mese di novembre. “Si tratta del primo segnale di contrazione che segue ad un periodo di crescita che si è protratto nella seconda metà dell’anno.

Il numero dei disoccupati scende quindi a 3 milioni 322 mila che evidenzia un calo del 3,2% rispetto al mese precedente (109 mila unità). Per l’Istat si tratta del ribasso più forte dall’inizio del 2011, ma su base annua il livello risulta in aumento del 2,9%, che corrispondono a circa 95 mila persone in più in cerca di un lavoro. Diminuisce anche il tasso di disoccupazione dei giovani compresi tra i 15 e i 24 anni: a dicembre del 2014 il calo si è scesi al 42% al 43%.

A destare i maggiori entusiasmi, soprattutto tra i componenti del governo, sono i 93 mila lavoratori in più rilevati nell’ultimo mese (+0,4%). Dopo due cali consecutivi, l’Istat rileva un rialzo anche su base annua con un aumento di 109 mila occupati (+0,5%). Per il premier Renzi, i nuovi centomila posti di lavoro in più sono l’occasione giusta per un nuovo Tweet: “Bene. Ma siamo solo all’inizio. Riporteremo l’Italia a crescere #lavoltabuona“.

Per il Mef, sarebbe la “fiducia” sul proprio futuro e sulle prospettive economiche l’elemento decisivo ai fini della ripresa. Anche dal fronte delle imprese giungono indicazioni importanti: “più fiducia nei settori dei servizi alle imprese delle costruzioni, stabilità nel settore manifatturiero, mentre un lieve calo lo si regista nel solo settore del commercio al dettaglio“.

Indubbiamente anche il calo del prezzo del petrolio gioca un ruolo chiave nella corsa alla ripresa preludendo a costi più bassi per l’energia. Con esso anche il livello discendente nel cambio euro/dollaro fa ben sperare per le attività di export. Tassi di interesse più bassi per i titoli del debito pubblico riducono il costo del debito sulle finanze dello Stato, mentre il taglio della componente lavoro sull’Irap e il bonus Irpef per i lavoratori alleggeriscono il peso delle tasse su imprese e famiglie.

Buone notizie anche sul fronte dei finanziamenti che potranno essere concessi a tassi più contenuti grazie alla politica monetaria della Banca Centrale Europea. Cresce, anche se di poco, il settore immobiliare: nel terzo trimestre 2014 si è registrata una crescita del settore di +3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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