Putin al fianco di Assad per combattere l’Isis | Kiev chiude lo spazio aereo verso la Siria ai russi

di Redazione

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Putin al fianco di Assad per combattere l’Isis | Kiev chiude lo spazio aereo verso la Siria ai russi

| giovedì 10 Settembre 2015 - 10:18

L’Ucraina ha chiuso il proprio spazio aereo ai velivoli russi diretti in Siria. Lo ha annunciato il premier ucraino Arseni Iatseniuk in un incontro a Bratislava con il suo omologo slovacco Robert Fico. Lo riferisce l’agenzia Interfax.

È sempre più alla luce del sole, intanto, l’intervento militare russo in Siria a sostegno del presidente Assad contro l’Isis. Dopo i divieti di sorvolo di Atene e Sofia, che hanno infastidito Mosca per la presunta ingerenza Nato, il Cremlino ha iniziato a rafforzare i suoi rifornimenti con un ponte aereo su ”rotte alternative”, come quelle dall’Iran.

Teheran, capitale alleata a Damasco, ha infatti aperto i suoi cieli accogliendo “tutte le richieste russe”. Una via obbligata, probabilmente insieme all’Iraq, perché Mosca vuole evitare di volare sopra la Turchia, anch’essa membro Nato ma soprattutto nemica di Assad

Intanto Mosca sta inviando armi e addestratori, come ha ammesso Maria Zakharova, nuova portavoce del ministero degli Esteri.

Attività crescenti che hanno sollevato i timori della Casa Bianca “siamo profondamente preoccupati” per le notizie sugli aerei militari russi dispiegati in Siria, del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker (“serve un’offensiva diplomatica”), del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (“non contribuirà a risolvere il conflitto”) e del ministro degli esteri tedesco (“serve una soluzione politica”, monito rivolto anche a Francia e Gran Bretagna).

Ma Zakharova ha ricordato che ”la Russia non ha mai fatto segreto della sua cooperazione militare con Damasco”, confermando la presenza di “specialisti militari russi” e la fornitura di armi ”contro la minaccia terroristica, che ha raggiunto una dimensione senza precedenti in Siria e nel vicino Iraq”.

Trapela scetticismo anche dalle parole del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni: “Se la Russia volesse difendere militarmente Assad, sarebbe uno sviluppo negativo. Altra cosa se la Russia volesse solamente presidiare i suoi asset in Siria – ha detto a Skytg24 –  Auspichiamo comunque che le notizie sulla presenza russa in Siria siano meno gravi di quanto appaiono”.

Nessun riferimento esplicito alle operazioni di Francia e Gran Bretagna, ma l’impegno dell’Italia al fianco della coalizione anti Isis con operazioni aeree e l’addestramento delle forze curde sembra fuori discussioe. Gentiloni ha poi assicurato che l’Italia “sarebbe pronta a fare la sua parte anche in Libia“.

 

 

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