La Nato “blinda” i confini in Est Europa | Il Cremlino: “Si alimenta la tensione”

di Nadia Palazzolo

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La Nato “blinda” i confini in Est Europa | Il Cremlino: “Si alimenta la tensione”

| sabato 06 Settembre 2014 - 09:45

Frontiere “blindate” nell’Est Europa con una presenza militare in grado di intervenire in difesa degli alleati in tempi rapidi e dure sanzioni economiche in caso di violazioni dell’accordo di pace. E’ la risposta che la Nato, al termine del vertice del Galles, ha voluto dare al Cremlino vista la delicata situazione tra Russia e Ucraina.

Molto dipenderà dal rispetto della tregua siglata, proprio mentre si stava chiudendo il vertice Nato, tra Ucraina e filo russi.

Il presidente americano Barack Obama si è detto “speranzoso ma scettico” precisando che “Al cessate il fuoco devono seguire i fatti. L’aggressione della Russia è una minaccia per l’Europa libera”.

Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha annunciato che sarà mantenuta una “presenza continua” nell’Europa dell’Est.  Si tratta di un’unità militare permanentemente in grado di entrare in azione subito. Saranno poi istituite 5 basi-deposito distribuite ai ‘confini’ con la Russia, in Polonia e Romania. Il presidente polacco Bronislaw Komorowski ha preannunciato che la nuova forza, di stanza con contingenti a rotazione in Polonia, “sarà formata da circa 5.000 soldati” e  Londra ha già indicato il suo impegno a partecipare con circa mille uomini.

“Ci muoviamo – ha spiegato il premier italiano Matteo Renzi al termine dei lavori – con un lavoro freno-acceleratore: tenere in piedi il canale del dialogo e contemporaneamente verificare la concretezza dei passi in avanti fatti perché non possono essere voli pindarici. E’ un lavoro da verificare giorno dopo giorno, ora dopo ora. Il meccanismo delle sanzioni in Europa è abbastanza complicato: il comitato degli ambasciatori si è riunito e ha predisposto un ‘pacchetto sanzioni’. Ma questo pacchetto non entra in vigore subito perché ha bisogno di 72 ore per gli stati membri. C’è lo spazio, un lasso di tempo in cui le sanzioni sono preparate, predisposte”. “La questione politica – ha aggiunto Renzi – è nelle mani della Russia e voglio sperare che il presidente Putin abbia il desiderio di porre realmente fine a polemiche che sono diventate in alcuni casi violenti scontri sul terreno, invasioni di sovranità. Oggi la partita è in mano alla Russia e spero e penso che possa prevalere la saggezza”.

Il Cremlino però non sembra avere gradito le decisioni prese in Galles. Per Mosca, la Nato ha usato la crisi ucraina solo “come pretesto per attuare piani concepiti da tempo”, soluzioni destinate ad “accrescere la tensione” e “minacciare” i progressi nel processo di pace.

Altro tema discusso al vertice Nato, la difesa dal terrorismo e in particolare dalle azioni della jihad. Ci sarà una coalizione guidata dagli Usa, di cui farà parte anche l’Italia. L’obiettivo, come ha spiegato Obama è “distruggere” l’Isis in Iraq e Siria ma senza “scarponi sul terreno” né occidentali nè della Nato e con il coinvolgimento dei grandi attori regionali, in primis la Turchia.

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