Dopo il recente caso del bambino, figlio di vegani, ricoverato per carenza di vitamina B12, Umberto Veronesi esprime il suo parere sul caso e sulla possibilità che la dieta vegetariana possa incidere sulla salute dei più piccoli.

L’oncologo dichiara: “La carenza di B12 può avere ragioni genetiche, per una differenza soggettiva nell’assorbimento delle sostanze. Chiaro che non posso dire di piu’, non conoscendo la cartella clinica”. Ma aggiunge: “certamente abituare un bambino ad adottare una dieta vegetariana sin dallo svezzamento, significa dargli un vantaggio indiscutibile in termini di salute, perché lo si dota di una difesa immunitaria forte e duratura”.

Secondo Veronesi i benefici ci sarebbero già in età infantile, in quanto bimbi vegetariani si ammalerebbero meno rispetto ai coetanei onnivori in virtù di migliori difese immunitarie.

Veronesi, che da decenni ha scelto un’alimentazione vegetariana, ricorda i risultati degli studi in materia: “E’ dimostrato che i vegetariani sono dal 20 all’80% più protetti dalle malattie cardiovascolari e il 40% più protetti dal cancro. […] Anche perché pesano in media circa il 10% in meno rispetto agli onnivori. Proteggendoci dall’obesità, il vegetarianesimo riduce il rischio di diabete.”

Inoltre Veronesi si sofferma sulla possibilità di insegnare il vegetarianesimo non solo in termini alimentari ma anche etici: “Introdurre un bimbo sin dall’infanzia in un mondo in cui non è necessario massacrare e uccidere esseri viventi per nutrirsi bene, è un passo verso una filosofia globale della non violenza e della sostenibilità ambientale”.