Antonio Conte…Re d’Inghilterra. Il Chelsea è campione nel segno dello straordinario condottiero italiano, che si conferma sempre più uno dei migliori allenatori del panorama mondiale in questo momento.
Conte, l’uomo delle prime volte e che non teme le sfide in salita: sì perché vincere col Chelsea, reduce da un pessimo decimo posto e che in estate non aveva rinforzato la squadra, era impresa tutt’altro che semplice.
Passionale lo è sempre stato: il Conte inglese è infatti uno che arringa la folla, scatta selfie con i tifosi, si getta tra le loro braccia dopo un gol, applaude lo stadio; vincente ha dimostrato di esserlo: sono pochissimi gli allenatori, nella storia del calcio, ad aver vinto 4 titoli nazionali su 4 disputati da allenatori.
Antonio Conte, vincitore anche in terra italiana: va a lui il merito di aver riportato la Juventus al comando dopo gli anni bui successivi alla retrocessione del 2006. Sotto la sua intelligente gestione, la squadra bianconera ha infatti collezionato 3 scudetti di fila, ottenendo anche lo storico record di punti in Serie A (102) e reggendo anche il confronto mediatico a seguito del deferimento per omessa denuncia nello scandalo calcio scommesse.
Da non dimenticare inoltre la doppia promozione dalla B alla A ottenuta in 2 anni con Bari prima e Siena poi. Conclusa senza gloria ma senza rimpianto, invece, la breve, seppur intensa, esperienza da c.t. della nazionale italiana.
L’eliminazione ai rigori contro la Germania ad Euro 2016 non cancella il grande lavoro fatto da Conte, che è stato in grado di riavvicinare gli italiani alla maglia azzurra, di restituire un’identità e un senso di appartenenza a un gruppo coeso come raramente si era visto.
Se il 2016 è stato l’anno di Ranieri, autore di una delle più grandi imprese della storia del calcio con il Leicester, il 2017, sulla falsariga del precedente, ha visto i tecnici italiani trionfare all’estero. L’impresa di Conte, fa infatti il pari con la vittoria in Germania di Ancelotti con il Bayern Monaco, che sotto la sua guida ha vinto il quinto titolo consecutivo della storia, evento mai accaduto prima d’ora.
“Carletto” ha aggiunto il Meisterschale alla sua già ricchissima bacheca scrivendo un nuovo record: il tecnico italiano è il primo ad essere riuscito a vincere il campionato in quattro dei cinque maggiori campionati europei: Serie A, Premier, Ligue 1 e Bundesliga.
Ironia della sorte, è proprio a Madrid che Ancelotti non è riuscito a vincere il titolo nazionale: ma nella capitale spagnola nessuno si scorderà della Decima Champions League, arrivata grazie al clamoroso pareggio di Ramos a pochi secondi dalla fine di tempi regolamentari, in finale contro l’Atletico.
Antonio Conte e Carlo Ancelotti, l’emblema dell’Italia che vince. Due grandissimi allenatori (entrambi nel podio dei migliori al mondo) diversi per storia, carriera e approccio, ma accomunati da un tratto proprio soltanto dei titani di questo sport: la sete insaziabile di vittoria.