La Spal di Ferrara: storia di un club glorioso risorto dalle ceneri

di Andrea Zito

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La Spal di Ferrara: storia di un club glorioso risorto dalle ceneri

| sabato 13 Maggio 2017 - 17:00

La storia riparte. La Spal (nel modo più rocambolesco) torna in Serie A, riprendendo un filo che si era interrotto 49 anni fa: in mezzo tante sono state le difficoltà e i fallimenti della gloriosa squadra di Ferrara, che dopo la nuova rifondazione del 2013 oggi torna nella massima serie.

>LA SPAL PERDE A TERNI MA É FESTA COMUNQUE

La Società Polisportiva Ars et Labor (questo il significato dell’acronimo SPAL) viene fondata nel 1907, su iniziativa del sacerdote salesiano Pietro Acerbis, direttore dell’oratorio ferrarese di via Coperta e fondatore del circolo religioso-culturale denominato Ars et Labor: I colori scelti (ispirandosi alla congregazione salesiana) furono il bianco e l’azzurro. Questo il primo passo prima dell’atto costitutivo del ramo sportivo, nato nel 1913: fino al 1919 la divisione calcistica giocò sotto il nome di Associazione Calcio Ferrara, prima di aderire definitivamente alla polisportiva.

Con la Triestina la prima gara assoluta (sconfitta 1-4 del 16 giugno 1919) e la prima vittoria (vittoria 1-0 del 18 agosto 1919) sotto tale denominazione: questi i primi passi di una storia che ha visto la Spal collezionare ad oggi 21 partecipazioni al massimo campionato, di cui 16 alla Serie A a girone unico, con il quinto posto della stagione 1959-1960, come miglior risultato di sempre sotto la storica presidenza Mazza (fruttata anche una finale di Coppa Italia nel 1962, persa – a sorpresa – contro il Napoli, allora in Serie B).

Una storia che l’ha vista mettersi in luce anche per il anche per il grande numero di talenti cresciuti nella sua rosa, messisi in mostra sul prato dello Stadio Paolo Mazza e poi diventati grandi campioni (su tutti citiamo, ovviamente, un giovanissimo Fabio Capello, che ha militato nella Spal dal 1964 al 1967 – prima di passare alla Juventus – , ma anche Osvaldo Bagnoli, Alberto Bigon, Edy Reja e come allenatore, anche Massimiliano Allegri alla seconda esperienza della carriera nella Serie C 2004-2005 – ultima stagione prima del fallimento).

Con il ritorno in Serie A, la Società Polisportiva Ars et Labor esce definitivamente da anni molto turbolenti, che (dopo anni di anonimato fra Serie B e C) l’hanno vista fallire nel 2005, radiata nel 2012 per l’ennesimo fallimento, poi rifondata come Real Spal in Serie D e fusasi con la Giacomense per costituire l’attuale società, la Spal 2013.

Una rinascita fondata sull’accortezza nei bilanci e scelte oculate sul mercato da parte della proprietà Mattioli – Colombarini, fruttate il ritorno tra i professionisti nel 2013/14 e il clamoroso doppio salto di categoria (dalla Lega Pro alla Serie A) tra il 2015 e il 2017. Ferrara ora è di nuovo in paradiso.

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