Si continua a parlare di Marco Carta dopo lo scandalo che lo ha coinvolto venerdì 31 maggio. Il cantante infatti era stato accusato, e posto agli arresti domiciliari, per furto aggravato. Insieme ad una donna di 53 anni, avrebbe rubato sei magliette dal valore di 1.200 euro dalla Rinascente di Piazza Duomo a Milano.
Le accuse
Il tam tam dei giornali non ha tardato ad arrivare. Prime pagine titolavano “Marco Carta arrestato per furto aggravato”. Soltanto qualche ora dopo è arrivata una comunicazione dall’avvocato del cantante.
“È stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Il giudice non ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare”, ha spiegato il suo avvocato Simone Giordano al termine dell’udienza in tribunale a Milano. “Il fatto – ha aggiunto – è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”.
Lo stesso cantante, da quel momento, si è augurato che i giornali riportassero la sua estraneità ai fatti con la stessa tempestività e risonanza data all’arresto.
Marco Carta in lacrime dopo lo scandalo
“Alcuni giornali hanno scritto che sono stato rinviato a giudizio, non è vero sarò processato per direttissima“. A parlare è Marco Carta a “Live-Non è la d’Urso“ che racconta la sua versione dei fatti dopo l’arresto a seguto del presunto furto avvenuto, venerdì 31 maggio, presso la Rinascente di Milano.
“Non ho bisogno di creare una difesa, per questo sarò processato a settembre”, spiega il cantante a Barbara d’Urso. “Non sono preoccupato per quello che verrà – racconta Carta – mi ha fatto male leggere tutti quei commenti che hanno scritto sul mio conto sui social“.
Il cantante poi non riesce a trattenere le lacrime e dichiara: “Cammino a testa alta, sono solo preoccupato per la mia famiglia, io non ho fatto nulla“.
Intanto soltanto ieri il settimanale Chi ha pubblicato foto del cantante in vacanza a Mykonos con il fidanzato. Una fuga d’amore per sfuggire allo scandalo.
Foto frame dal programma.