Inquinamento ambientale, la Procura sequestra la discarica di Bellolampo

di Redazione

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Inquinamento ambientale, la Procura sequestra la discarica di Bellolampo

| martedì 26 Febbraio 2013 - 12:55

bellolampo

PALERMO, 26 FEBBRAIO 2013 – Sequestrata la discarica di Bellolampo a causa del pericolo di inquinamento da percolato delle falde acquifere. Ma il conferimento dei rifiuti potrà continuare. Lo ha annunciato il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo.

 

Messineo ha precisato che la sua gestione sarà affidata dalla Procura all’assessore regionale ai Rifiuti della Sicilia, Nicolò Marino, che dovrà individuare un custode giudiziario. “Una decisione necessaria – sottolinea Messineo – perchè il percolato si è infiltrato nelle falde acquifere e rappresenta un pericolo per gli abitanti”. Il provvedimento è in fase di esecuzione con procedura d’urgenza. La discarica è al centro di una inchiesta condotta dal Procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dai i pm Claudia Ferrari e Alessandro Clemente. Una situazione che va aggravandosi sempre più, visto che il percolato era stato asportato ma si è nuovamente riformato e risulta in aumento.

“Non abbiamo adottato questo provvedimento a cuor leggero – dice ancora Messineo – perché ci rendiamo conto delle potenziali conseguenze per la città. Abbiamo valutato e rivalutato con molta ponderatezza l’esigenza di emettere un provvedimento ma a questo punto è inevitabile perché ne va della salute dei cittadini e su questo non ci può essere alcuna esitazione”. Il sequestro dovrà essere convalidato dal gip, mentre l’assessore regionale ai rifiuti Nicolò Marino, dovrà nominare un custode giudiziale che adempia agli obblighi indicati dalla procura.

 

Per i pm è urgente, in primo luogo, l’eliminazione del percolato che ha contaminato le falde acquifere sottostanti la discarica. Il custode giudiziale, inoltre, dovrà mettere in sicurezza la discarica e occuparsi della tempestiva realizzazione della sesta vasca, già appaltata ma non ancora realizzata. Al centro della questione anche la prossima chiusura della quinta vasca prevista a fine aprile.

 

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, proprio nei giorni scorsi aveva firmato due ordinanze, per lo stoccaggio del percolato in vasche stagne, messe a disposzion da Esso e Amap. Provvedimenti che dce Orlando sono stati adottati “per ovviare ad inadempienze dei Commissari”. Sul sequestro di oggi Orlando aggiunge: “Ormai ogni giorno assistiamo a sempre più gravi conferme della inadeguatezza e della incapacità di gestione dei commissari dell’Amia che pure avendo presentato le dimissioni restano al loro posto. Si conferma sempre più l’urgenza che i commissari vengano allontanati e che sia restituita all’azienda Amia e ai suoi lavoratori la possibilità di dare alla città i servizi di cui ha bisogno”.

 

“Il sequestro odierno – sottolinea Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia – conferma ancora una volta la gravità della situazione della discarica di Bellolampo, uno dei massimi esempi di malagestione dei rifiuti in Sicilia. Ci auguriamo che questa volta il provvedimento possa servire davvero per ricominciare da zero e cambiare completamente registro. Ciò non significa gestire semplicemente in modo decente la discarica, ma cambiare radicalmente la gestione integrata dei rifiuti a Palermo”. Legambiente sottolinea anche la necessità di “individuare le gravi responsabilità che hanno trasformato, con la continua produzione di percolato fuori controllo e l’incendio della scorsa estate, la discarica in una bomba ecologica che incombe sulla città di Palermo”.

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