Ali Zeidan, primo ministro della Libia, è stato rapito all’alba: alcuni uomini armati hanno sequestrato il premier e l’hanno trasferito in un luogo sconosciuto. La Cnn sostiene che anche altri membri del governo siano stati rapiti: intanto il governo ha annunciato il rapimento con un breve comunicato online “Il capo del governo di transizione Ali Zeidan è stato portato in una destinazione sconosciuta per ragioni sconosciute da un gruppo”.
La dinamica del rapimento ancora non é chiara. Ci sarebbero due versioni diverse fornite da due guardie dell’albergo di Tripoli da cui è stato prelevato Zeidan: una dice che si è svolto un “arresto”, l’altra di un sequestro da parte di militanti. Lo scorso fine settimana un raid americano aveva portato all’arresto di uno dei capi di Al Qaeda, Al Libi: si pensa che il rapimento del primo ministro possa essere legato proprio a quest’evento.
La procura generale ha negato di aver diramato un ordine di arresto nei confronti del premier. Forse però il mandato di arresto è stato emesso dal Dipartimento: uno dei portavoce ha confermato infatti all’agenzia libi Lana che il premier si trova in “custodia” e che è “in buona salute”. L’azione di forza nei confronti di Zeidan è però stato rivendicato da un gruppo di ex ribelli: “preso perché ha autorizzato il raid Usa”.
AGGIORNAMENTO Il premier libico è stato liberato: lo annuncia su Twitter il leader dei Comitati supremi di sicurezza Hashim Bishr.
“Se l’obiettivo del mio rapimento è quello di farmi dimettere, io non lo farò”, twitta Zeidan stesso subito dopo essere tornato in libertà.