Naufragio a Lampedusa, il bilancio sale a 24 morti | 480 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia /VD

di Redazione

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Naufragio a Lampedusa, il bilancio sale a 24 morti | 480 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia /VD

| martedì 26 Agosto 2014 - 07:59

È salito da 6 a 24 il bilancio delle vittime del naufragio dell’altra sera nel canale di Sicilia, dove un peschereccio carico di migranti si è rovesciato. I corpi sono stati recuperati dalle navi della Marina impegnate per tutta la giornata di ieri nelle ricerche dei dispersi. Ed è approdata ad Augusta la corvetta Fenice con a bordo le 24 salme dei migranti morti nel naufragio di domenica notte nel Canale di Sicilia, in cui si sono salvate 364 persone. Uno dei cadaveri è di un minorenne.

Si sono concluse lunedì sera le ricerche da parte del pattugliatore Foscari e della corvetta Fenice nel luogo dove si è capovolto il peschereccio il 24 agosto. Intanto nel porto di Crotone la nave anfibia San Giusto ha ultimato lo sbarco di 1375 migranti e una salma.

E circa 480 migranti sono stati soccorsi martedì nel Canale di Sicilia. Sono a bordo di una nave mercantile che sta facendo rotta verso Pozzallo, nel Ragusano, dove l’arrivo è previsto per la tarda serata di oggi.

Intanto la polizia ha fermato un uomo originario del Gambia, ritenuto lo scafista del gommone sul quale c’erano 18 migranti morti e 97 sopravvissuti, arrivati due giorni fa a Pozzallo sulla nave militare Sirio. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Ragusa e i ipotizza, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, anche il reato di morte come conseguenza di un altro delitto.

Trapelano i primi, tragici dettagli sulla morte dei migranti, deceduti per le ferite riportate durante l’imbarco sul gommone in Libia. È quanto emerge dagli esami medico legali eseguiti sulle salme su disposizione della Procura di Ragusa che hanno rilevato le presenze di fratture letali alla testa e alla colonna vertebrali che sarebbero state procurate da violenti colpi sferrati con delle spranghe.

Gli altri migranti sarebbero deceduti per asfissia in sommersione: praticamente sarebbero annegati nei pochi decimetri di miscela di acqua e carburante che si era accumulata sullo scafo del gommone. Sarebbero rimasti sommersi e bloccati da altri ‘passeggeri’ durante una fase di forte difficoltà durante la navigazione. Alcuni sarebbero caduti in acqua.

Le prime certezze sulla morte degli immigrati potrebbero arrivare dall’autopsia disposta dal sostituto Monica Monego della procura di Ragusa che sta seguendo l’indagine sulla morte dei 18 migranti ha dato incarico al medico legale Francesco Coco di eseguire gli esami autoptici.

“Alcuni cadaveri – dice il sostituto – presentano lesioni alla testa e alla colonna vertebrale perché verosimilmente sono stati colpiti prima di imbarcarsi da colpi di spranghe o corpi contundenti, quindi bisogna accertare la causa della morte. Altri sono morti per annegamento”. Le indagini della squadra Mobile in base alle testimonianze dei superstiti del naufragio del gommone hanno permesso di appurare che tra i morti vi sarebbe anche uno degli scafisti che nel trambusto derivato dal semiaffondamento del natante è finito in mare.

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