Riforme, Renzi detta le regole dell’accordo| Il cavaliere ‘accetta’ lo slittamento dell’Italicum

di Elena Di Dio

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Riforme, Renzi detta le regole dell’accordo| Il cavaliere ‘accetta’ lo slittamento dell’Italicum

| martedì 15 Aprile 2014 - 10:02

L’incontro è stato richiesto da Silvio Berlusconi e accordato da Matteo Renzi non prima di aver ufficializzato le nomine nei cda delle società quotate dello Stato. Due elementi dai grandi significati.

Il primo: quando si parla di riforme, quando se ne parla davvero, Berlusconi non accetta intermediari e il vocio dei cori dissenzienti e minacciosi di queste settimane provenienti dalle seconde file (la prima è solo lui) di Forza Italia, non conta nulla. O quasi.

Il secondo: Matteo Renzi non vuole farsi imbrigliare né dalle polemiche e nemmeno dalle richieste che Berlusconi hanno fatto al presidente del consiglio nell’assemblaggio dei nomi che ricopriranno gli incarichi di vertice nelle società quotate. E così, pare, quando Berlusconi intorno alle nove di ieri sera seduto al tavolo di una sala riunioni al primo piano di palazzo Chigi ha criticato soprattutto i turn over di Eni e Poste italiane, Renzi ha risposto sicuro di sé: “Mi sembrano buone nomine”. Capitolo chiuso.

D’altronde a Berlusconi l’incontro serviva per confermare il patto del Nazareno sulle riforme, dal Senato al Titolo V fino all’approvazione dell’Italicum, concedendo al presidente del consiglio lo slittamento dell’esame della legge elettorale a dopo il voto delle europee. Prima, entro il 25 maggio, invece l’accordo prevede che in prima lettura la riforma del Senato venga approvata proprio a partire dalla Camera Alta del Parlamento.

Berlusconi ha ‘solo’ chiesto che per la Lombardia sia riservata una squadra di senatori – nominati – più numerosa e contesta la quota dei 21 senatori di diritto. Per il resto ha dovuto incassare sia il timing ‘dilatato’ dell’esame della riforma elettorale sia le inevitabili modifiche che arriveranno al testo dell’Italicum dagli emendamenti dei senatori. Renzi, dal canto suo, ha assicurato che l’impianto della legge sarà rispettato.

Adesso Berlusconi che rimarrà per tutta la settimana a Roma è impegnato nella definizione delle liste per le europee che dovranno essere presentate entro domani sera alle 20. Giovedì pomeriggio la conferenza stampa di presentazione nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina quando il leader di Forza Italia vorrebbe presenziare all’evento. Ma il rischio che la sentenza del Tribunale di sorveglianza di Milano che oggi dovrebbe decidere sulle misure alternative al carcere per Berlusconi, glielo impedisca c’è.

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