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Metodo Stamina, chiusa l’inchiesta a Torino | Davide Vannoni accusato di truffa aggravata

L’inchiesta sul metodo Stamina è stata chiusa stamattina dalla Procura di Torino. L’inventore-fondatore del metodo, Davide Vannoni, è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, aggravata dall’essere ai danni del Servizio sanitario, e alla somministrazione di farmaci pericolosi.

Vannoni è accusato anche di esercizio abusivo della professione medica e di altri reati minori. Insieme a lui altri 19 indagati, tra cui Gianfranco Merizzi, industriale e presidente dell’azienda farmaceutica Medestea e membro dell’Associazione italiana del farmaco (Aifa).

Coinvolti anche il vicepresidente della Stamina foundation, Marino Andolina, ma anche otto medici degli Spedali di Brescia. Tutto l’entourage di Vannoni è indagato e adesso chiede di essere sentito e di presentare memoriali difensivi.

A insistere sull’inchiesta è stato il pubblico ministero Raffaele Guariniello: dal giro di denaro ai laboratori abusivi negli scantinati, passando per il processo a carico di Vannoni già in corso, per tentata truffa alla regione Piemonte, la Procura di Torino ha inviato le notifiche agli avvocati degli indagati.

Lapidario il commento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “Non sono stupita. Ora vedremo l’esito del processo. Questa è una vicenda che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso e me con molte preoccupazioni e ansie”.

“L’importante – aggiunge Lorenzin – è che da questa vicenda esca chiarezza, perché le vittime sono le migliaia di persone che hanno creduto di poter ricevere una cura miracolosa”.

Più tardi è arrivata la replica di Vannoni all’Ansa: ”Sono sereno. Affronteremo il processo ed abbiamo una marea di documenti per smentire le accuse” avanzate.

Alessia Bellomo

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Alessia Bellomo
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