Le accuse alla mafia di Foggia lanciate dal vicepremier Matteo Salvini dopo il drammatico incidente costato la vita a 11 braccianti nigeriani e a un marocchino, non trovano riscontri nelle parole del procuratore Ludovico Vaccaro: “Non sono emersi elementi che facciano pensare a un coinvolgimento di organizzazioni mafiose o criminali”.
Strage di braccianti, il procuratore risponde a Salvini
“Con la Direzione distrettuale antimafia di Bari siamo costantemente in contatto per uno scambio di informazioni su questo tipo di indagini, – ha spiegato il procuratore – nelle quali a volte emerge una gestione della manodopera da parte di gruppi mafiosi. In questo caso, però, non abbiamo fino ad ora alcun elemento in tale direzione”.
L’autista del Tir è intanto formalmente indagato per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. L’iscrizione nel registro degli indagati, precisano fonti della Procura di Foggia, è un atto dovuto per svolgere i necessari accertamenti. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe chiaro che il furgoncino con a bordo i migranti abbia sbandato autonomamente andandosi a scontrare con il mezzo pesante e ribaltandosi sull’asfalto.
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